Ritrovato in vendita sulla pagina di un social network: Carabinieri TPC recuperano volume del 1786 appartenente al Comune di Ciciliano

Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma ha restituito un antico volume all’Archivio storico del Comune di Ciciliano. Si tratta del “Registro storico comunale di Ciciliano”, libro risalente all’anno 1786. Il volume di 236 anni fa era stato messo in vendita in una pagina appartenente a un noto social network (c’è bisogno che scriva quale?), come avviene giornalmente per articoli di ogni tipo, dalle auto alle case, passando per ferri da stiro, gadget, mobili e tanto altro.

Ciciliano è un Comune in provincia di Roma, tra i Monti Prenestini e i Monti Ruffi, dominato dal Castello Theodoli (tra X e XI secolo) come avviene in molte delle cittadine vicine che hanno un loro maniero. Si trova nell’ambito di quel territorio che vede altri antichi centri urbani come Castel Madama, San Gregorio da Sassola, Pisoniano, Sambuci, Cerreto, Capranica Prenestina, con fulcro dominante di Tivoli.

Naturalmente le indagini sono scattate subito, a dicembre 2020, quando la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio aveva notato il post con la vendita del volume e l’ha immediatamente segnalato ai militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.

Prima di quel momento, non essendo un oggetto particolarmente richiesto per studi frequenti, nessuno si era accorto della sua mancanza dall’archivio.

Insieme alle indagini è iniziato anche l’accertamento dell’appartenenza di questo antico testo al patrimonio dell’Ente locale, riconoscerne l’autenticità grazie anche alla collaborazione con il personale altamente specializzato della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio e del sindaco del Comune di Ciciliano.

Le ricerche portate avanti dal Nucleo dei Carabinieri di Roma, hanno consentito di individuare e recuperare il prezioso bene che era nelle mani di un privato residente a Roma: da quanto si è capito e secondo le prime conclusioni delleindagini, il personaggio non era consapevole che il volume fosse stato rubato. Bisogna comunque risalire la catena di chi ne era in possesso per arrivare a chi portò via il libro dall’Archivio Storico di Ciciliano.

Il volume, rubato in una data e in un periodo non individuati con precisione, fa parte della documentazione tipica delle Comunità dello Stato Pontificio e rientra in una più ampia serie presente già nell’Archivio comunale di Ciciliano: riveste un elevato interesse culturale e storico per il Comune laziale.

Dopo il via libera dato dalla Procura della Repubblica al Tribunale di Roma, il Capitano Francesco Nicolò Pirronti, Comandante del Nucleo Carabinieri TPC-Tutela Patrimonio Culturale di Roma, ha appena restituito l’antico volume a Massimiliano Calore, sindaco di Ciciliano, durante una cerimonia nei saloni della Biblioteca comunale.

Momenti della restituzione dell’antico volume nella Biblioteca comunale, dalle mani del Capitano Francesco Nicolò Pirronti, Comandante del Nucleo Carabinieri TPC-Tutela Patrimonio Culturale di Roma, a quelle di Massimiliano Calore, sindaco di Ciciliano

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