“Trapani Classica”, 20 aprile: il pianista Tiziano Rossetti al matinée del Conservatorio di Trapani e non solo

Ha eseguito più di cinquecento concerti in tutto il mondo ed è stato incoronato con 62 primi premi internazionali vinti entro i suoi 28 anni. Tiziano Rossetti adesso porta la sua arte in Sicilia nell’ambito delle manifestazioni ideate e realizzate dall’Associazione musicale e culturale “Trapani Classica” (link Facebook) presieduta dal Maestro Vincenzo Marrone d’Alberti: il 20 aprile 2022 Rossetti sarà il protagonista della matinée nell’Aula Magna del Conservatorio di Trapani “Antonio Scontrino”, alle ore 10,30; continuerà in serata quando suonerà anche nel salotto letterario di Ilaria Delli Santi Cimaglia Gonzaga (ore 18) come terzo appuntamento nella serie dei salotti culturali itineranti curati dalla stessa Associazione.

Il pianista è presidente della Tiziano Rossetti Academy (link) incastonata sulle rive del lago di Lugano, una realtà musicale e di alta preparazione-specializzazione che poggia sulla professionalità di ottimi maestri di livello internazionale, oltre che su quella dello stesso Rossetti.

Come per tutti gli eventi di “Trapani Classica”, questo è realizzato in collaborazione con l’Ente Luglio Musicale, il Conservatorio di Stato “Antonio Scontrino” di Trapani e con l’Assessorato alla Cultura di Trapani.

Il “chi è” di Tiziano Rossetti

Il pianista è nato a Copertino, in Puglia e ha studiato al Conservatorio di Lecce prima di affinare la sua arte al “Verdi” di Milano. Guidato da Cristiano Burato, il suo mentore, Tiziano Rossetti ha perfezionato il suo pianismo facendo suo un particolare stile che è rappresentabile in un concentrato di esplosività, tecnica e passione. Franz Liszt e Sergej Rachmaninoff sono in assoluto i compositori preferiti dal giovane artista.

Per una visione più ampia della carriera di Tiziano Rossetti, per una panoramica sui suoi obiettivi, raggiunti e da raggiungere, basta leggere il suo curriculum vitae al link qui in basso:

Programma Concerto del 20 aprile al Conservatorio di Trapani e al Salotto musicale

Saranno tutte note sotto il segno del compositore, pianista, direttore d’orchestra e organista ungherese Franz Liszt quelle che potranno essere ascoltate al Conservatorio di Trapani e che in serata saranno anche al centro del Salotto del Maestro Ilaria Delli Santi Cimaglia Gonzaga.

  • Liszt/Verdi: Parafrasi da concerto su Rigoletto
  • Liszt: Liebestraum n. 3
  • Liszt: Mazeppa da “12 Studi Trascendentali”
  • Liszt: Consolazione n. 3
  • Liszt: “Après une lecture du Dante”

Concerto – Guida all’ascolto

a cura di Anna Maria Malerba, musicologa e docente di musica, segretario di “Trapani Classica”

… Il pianoforte è per me ciò che la nave è pel marinaio e il cavallo per l’arabo; più ancora: la mia lingua, la mia vita, il mio io. Le sue corde vibrano della mia passione e la sua tastiera partecipa intimamente ai miei vari stati d’animo. Per me, l’importanza del pianoforte è enorme, e sento che egli mi tiene avvinto con catene che non potrò mai spezzare…” Dalle parole, scritte sulla “Gazette musicale” del 1837 da Franz Liszt (1811-1887), uno dei più straordinari talenti musicali di tutti i tempi, possiamo cogliere il suo profondo legame con lo strumento per il quale creò 123 composizioni, lasciandosi ispirare non solo da elementi naturali e paesaggistici ma anche da riferimenti letterari, pittorici e religiosi, nonché da temi di altri compositori come nel caso delle parafrasi, delle fantasie e delle trascrizioni.

Uomo dalla curiosità intellettuale insaziabile e dalle incredibili doti di virtuoso, fece parlare di sé l’Europa intera divenendo uno dei più ammirati e discussi concertisti.

– Il programma, tutto dedicato al grande compositore ungherese, propone una delle parafrasi più riuscite ed interessanti del suo repertorio, la Paraphrase de concert S434 del 1859 sul quartetto “Bella figlia dell’amore” dal terzo atto dell’opera Rigoletto di Giuseppe Verdi. Eseguita per la prima volta nel 1860 a Berlino dal grande pianista e direttore d’orchestra Hans Von Bulow (suo allievo), questa composizione continua a piacere per la sua sintesi perfetta tra libera fantasia e trascrizione fedele. Liszt combina magistralmente i temi melodici delle quattro voci (nella scrittura verdiana Rigoletto, Gilda, Maddalena e il Duca esprimono punti di vista diversi in uno dei più bei quartetti dell’opera italiana) arricchendoli con figurazioni virtuosistiche in uno sviluppo armonico non banale.

– L’atmosfera cambia con due brani tra i più conosciuti del repertorio pianistico ottocentesco: Liebestraum n. 3 S541 e Consolation n. 3 S172, esempi di linguaggio romantico sentimentale, dai toni a volte anche stucchevoli. Vicini ai Notturni chopiniani queste celeberrime pagine vengono utilizzate spesso nel cinema e in spot televisivi.

Il Sogno d’amore (liebestraum) è una trascrizione di una lirica per canto e pianoforte “Oh lieb, solang du lieben kannst” su versi di Ferdinand Freligrath (poeta tedesco, 1810-1876) che invita gli amanti ad amarsi finché si può, prima che la morte li separi. Listz nel 1850 crea per questi versi un tema molto cantabile in la bemolle maggiore che si sviluppa in un crescendo sempre più appassionato reso ancora più suggestivo da virtuosismi tipici lisztiani.

La Consolation n. 3, sempre del 1850, in re bemolle maggiore, è inserita in una raccolta dal titolo Consolations, six pensèes poètiques, il cui titolo rimanda all’omonima raccolta di poesie di Charles Sainte-Beuve del 1830.

– Il rapporto tra letteratura e musica, privilegiato e necessario per Liszt, elemento fondante la sua poetica, è ancora più evidente in Mazeppa del 1850 e in Apres une lecture di Dante del 1839. Lo Studio n. 4 S139, tratto dai Dodici studi trascendentali (ciclo di studi pianistici dedicati al suo grande maestro Carl Czerny) in re minore, celebra la figura di un eroe capo dei Cosacchi dell’Ucraina, vissuto nel XVII secolo, Ivan Stepanovic Mazeppa.

Liszt, ispirato dai versi di Victor Hugo Mazeppa (contenuti nella sua raccolta Les Orientales) dal poema Mazeppa di Lord Byron scrisse pagine tecnicamente molto impegnative. Lo studio presenta un tema iniziale che richiama la cavalcata del mitico condottiero legato nudo sul dorso del suo cavallo, tema che viene riproposto con variazioni agogiche e dinamiche, in un turbinio di doppie ottave, terze, seste e veloci arpeggi.

La Fantasia quasi sonata Après une lecture du Dante, ultimo brano in programma, è la pagina conclusiva della seconda raccolta di Annèe di Pellegrinage, dedicata all’Italia. Di carattere cupo e rapsodico, presenta una grande varietà di scrittura con l’uso anche di materiale sperimentale (come il tritono e il cromatismo). Dopo una parte centrale lirica e lenta, il pezzo conclude in modo decisamente vigoroso e virtuosistico. A dimostrazione del fatto che Il virtuosismo lisztiano non è solo strumento di spettacolarità, ma elemento in grado di veicolare, proprio per la sua capacità di trascendere i limiti del materiale musicale, il messaggio poetico.

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