Sembra da non poterci credere ma è cosi e fa il paio con quanto avevo scritto su alcune piattaforme social e corpi in vendita virtualmente (a questo link). Solo che l’ipotesi fatta dal sondaggio SWG va invece sull’atto concreto, realizzato a pagamento. Il risultato è stato netto: disposti a far sesso per soldi 49 italiani su cento. È proprio il caso di ricordare le parole dell’Imperatore Vespasiano riportate da Svetonio: “Pecunia non olet”.

In questa quasi metà dei sondati esistono poi delle sfumature, però l’ipotesi di farsi pagare per prestazioni sessuali non viene rifiutata anche perché in ballo ci sarebbe una cifra che varia dai 1.000 ai 100.000 euro. Qui sotto la grafica che mostra queste reazioni, ma ne fa vedere anche altre come risposte a differenti proposte di azioni a pagamento.

Fare il/la prostituto/a per un giorno è una sicurezza per 14 italiani su cento: si accontenterebbero anche di 1.000 euro.
Più esigenti sul prezzo (non meno di 100.000 euro a prestazione) 13 italiani su cento.
Titubante il 22 per cento… ma non elimina l’ipotesi a priori.
Solo il 51 per cento esclude ogni possibilità di sesso a pagamento, sia per 1.000 che per 100.000 euro.
Un assaggio sulle altre risposte
Al lato opposto della classifica c’è la vendita di un proprio organo per racimolare del danaro: il 76 per cento rifiuta questa possibilità. Piccole percentuali riguardano chi lo farebbe anche per 1.000 euro (5 per cento) e chi lo farebbe solo per 100.000 euro (4 per cento).
Sostenere un esame o un concorso per un’altra persona? Potrebbero farlo 41 persone su cento.
Rubare in un negozio? Il 37 per cento lo farebbe.
Di contro, il 35 per cento venderebbe informazioni riservate alle quali ha accesso.
Il 33 per cento passerebbe una pena di tre mesi in carcere sostituendo il vero colpevole.
Mentire nel corso di un processo? Ben 30 italiani su cento lo farebbero dietro pagamento (anche se qui la quota di incerti aumenta).
Altri quesiti e altre risposte sul sacrificio personale e sfide morali
Dopo il precedente capitolo sul sesso a pagamento inserisco altre grafiche. Appaiono alcuni risultati piuttosto in conflitto con i precedenti. Dipende però da quali “corde” e sensibilità personali vengono toccate. Quel che mi sembra certo è che il popolo italiano appare un tantinello schizofrenico.
Divertitevi e riflettete sulle tante “sfumature” delle reazioni registrate dal sondaggio SWG.


