Ho atteso mezzo mese prima di mettere in campo alcune mie riflessioni che hanno posto radici nel convegno internazionale del 15 dicembre 2022 nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari, evento organizzato da Confassociazioni su Transizione energetica e Globalizzazione. Ho atteso perché intendevo vedere quale strada sta prendendo questa fase politica del neonato governo nazionale. Ancora una volta la politica arranca e si contraddice rendendo difficile il lavoro di chi vive la vita concreta, di chi conosce i meccanismi del mondo.


Lo scoramento è alto perché da una parte, in quella di Confassociazioni (link) che riunisce 740 associazioni di professionisti, manager e imprenditori (oltre 1 milione e 260.000 iscritti – il 9% del PIL del Paese, il 21% se si considerano le aziende collegate), ho avuto modo di osservare concretezza, chiara visione della realtà, dei fatti, una limpida visione delle strategie nazionali nell’ambito di quelle mondiali. Del resto non poteva essere diversamente per chi lavora ogni giorno nel mondo reale.
Dall’altra ho notato – come le hanno viste tutti – le contraddizioni politiche, i cambi di fronte pseudo ideologici e per l’insensato gioco delle parti tra i banchi del Senato, della Camera dei Deputati e a Palazzo Chigi. Azioni che fanno spavento e sembrano sconnesse dalla quotidianità.
Una legge finanziaria nazionale progettata solo per fare cassa e tamponare le emergenze.
Fatta male.
Con una mano dà alla gente sostegni per bollette e altro, mentre toglie risorse con l’altra: il gioco delle tre carte lo abbiamo già visto troppe volte. Assurdo perché arriva dopo/durante crisi economiche importanti. Quella attuale rappresenta una manovra che qualsiasi governo poteva fare. Senza distinguo politico. Nulla di nuovo sotto al sole.
Del resto, hanno voluto le elezioni politiche in autunno e, a governo insediato, la pianificazione andava fatta in fretta per non incorrere in esercizi provvisori e in danni ulteriori anche in ambito europeo.
Lungimiranza politica inesistente, ma pieno “accattativillo” elettorale che porta solo a pasticci.
Come si fa a rendere nuovamente operative le accise sui carburanti? Con l’immediata ricaduta che ha sui costi per i trasporti e, di conseguenza, sul prezzo delle merci (oltre il 70 per cento in Italia sono trasportate su gomma). I componenti dell’attuale maggioranza governativa si sono ampiamente contraddetti rispetto al loro passato urlato dai banchi dell’opposizione. Oggi, al governo, ecco il voltafaccia per fare subito cassa e non agire sui meccanismi statali di corretto utilizzo delle risorse. Occorreva più tempo per pianificare meglio?
Vorrò proprio vedere quanto cambierà nella prossima manovra economica e nell’esercizio di stampo più liberamente meloniano.
Intanto aumentano pure i biglietti del trasporto pubblico, prima Milano, poi Roma e chissà in quali altre città. Portafogli e sistema nervoso di tutti messi a dura prova (ma questo riguarda scellerate scelte locali, conseguenza anche dei maggiori costi di carburanti ed elettricità).


E sulla sanità? Per fare un esempio, in Spagna, nel settore assistenza sanitaria, il Regno iberico si accolla il costo di braccia e gambe artificiali, comprese le ginocchia elettroniche, destinati ad amputati e a portatori di gravi handicap. In Italia si continua con lo scandalo di sovvenzioni tra i mille e i 3.000 euro ad assistito su protesi dal costo che va dai 50.000 agli 85.000 euro. In Spagna aiutano concretamente questi cittadini rendendoli operativi sul fronte del movimento, dello sport e del lavoro.
Al suo opposto, l’Italia dà solo le briciole.
Imprenditori, professionisti e tutti i cittadini in genere chiedono certezza nelle regole per pianificare il loro futuro, il loro lavoro, la conduzione delle famiglie. Per vivere.
Certezza nelle regole che viene meno anche quando l’Esecutivo nazionale e la sua maggioranza eliminano le sanzioni per mancate vaccinazioni anti Covid (lì dove previste) e quando reintegrano quei medici che, buttando nel water la loro laurea, ebbero la sfacciataggine di non vaccinarsi e di scoraggiare le vaccinazioni tra i loro assistiti (in barba alla stragrande maggioranza dei loro colleghi che hanno operato seguendo ogni regola e rispetto ai medici che hanno perso anche la vita nei primi mesi della pandemia).
Questo il governo meloni ha ideato e applicato. Uno schieramento politico non deve mai avere a cuore i complottismi strumentali e i suoi accoliti.
Quindi, la politica che ci amministra quali certezze nelle regole, quali competenze vorrebbe assicurare se poi le sue risposte sono dannatamente contraddittorie?
Confassociazioni: la concretezza, la competenza e il futuro rappresentato dall’economia della conoscenza
Eppure, durante l’incontro internazionale del 15 dicembre, Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, aveva ben posto l’accento sulla realtà, sulle professionalità, sulle competenze e sulle consapevolezze indispensabili. Lo ha fatto riportando alla memoria tutte le emergenze e i fatti planetari che dal 2020 hanno sconvolto la quotidianità:
“Tutti questi fatti che sono accaduti, come la pandemia, la guerra e questa rinnovata inflazione, devono portarci tutti a un ragionamento rinnovato riguardo la globalizzazione e i processi che governano il mondo.
La pandemia per esempio, il più grande esperimento sociale della storia con quattro miliardi di persone chiuse dentro casa e che per quattro mesi hanno portato avanti affetti, business e relazioni solo attraverso il digitale, un passo e uno status dal quale non si torna indietro.
Ma anche quello che è avvenuto dopo, sia la guerra, sia questa rinnovata inflazione che poi è stata determinata da fattori precedenti.
Tutto questo ci deve condurre a fare dei ragionamenti su quale sia il nuovo orizzonte della globalizzazione perché ho sentito tantissime riflessioni su quella che viene definita de-globalizzazione come se fosse un ritorno all’autarchia, volendo usare un termine del passato.
Nella realtà – e lo dicono gli amici di Natixis che si occupano di finanza – noi abbiamo sbagliato a fare la prima globalizzazione. Questo processo, come tutti quelli a carattere finanziario, va condotto poggiandosi su due grandi pilastri: diversificazione e gestione del rischio.
Immaginavamo che le reti degli scambi commerciali avrebbero eliminato qualsiasi barriera in un’ottica libero-mercantile. Invece ci siamo accorti che non è – e non è stato – così.
Le partnership non sono tutte uguali: te le devi scegliere reputazionalmente solide. Soprattutto, per fare una diversificazione del riskmanagement, non devi pensare che pandemia, guerra o inflazione siano cigni neri, come dice qualcuno, quindi eventi totalmente imprevedibili.
La pandemia era ampiamente prevista. La Banca mondiale aveva il 20 luglio del 2020 ben 320 milioni di dollari di bond pandemici che stavano scadendo, erano stati fatti nel 2013, quindi qualcuno ci aveva già pensato.
Così come era abbastanza prevedibile come cigno bianco, l’approccio bellico della Russia.
Stessa cosa per l’inflazione. Se tu inondi con 5,1 trilioni di dollari il mercato americano – prima Trump e poi Biden – il tutto si innesca: gli americani sono market driver, quando hanno i soldi consumano. La loro è un’inflazione da domanda. La nostra è più un’inflazione da costi.
Quindi, erano tutti eventi ampiamente prevedibili. Ma per essere previsti c’è bisogno di competenze.
Il problema è che tali competenze, mediamente, noi non le andiamo mai o quasi mai a trovare in coloro che effettivamente le posseggono”.


“È stata una giornata di grande spessore, interesse e di attenzione – ha detto Deiana in riferimento alla conferenza internazionale – Si conferma il successo di Confassociazioni che dalla Conferenza Internazionale del mattino al gala di auguri della sera ha avuto, e ha offerto, intensi momenti di confronto e di proposte per un 2023 in crescita sia sul profilo professionale che su quello umano. Con la Conferenza Internazionale “Transizione energetica e globalizzazione” abbiamo acceso i riflettori sul tema del momento e sul nuovo concetto di globalizzazione che ne consegue”.
“Siamo ben consapevoli che è ora di passare ai fatti e definire alcuni punti fermi – ha aggiunto Angelo Deiana in un secondo momento – Un compito difficile perché viviamo in un mondo imprevedibile, inatteso, incerto, fatto di crisi finanziarie, pandemia, guerre. Ma non impossibile soprattutto per chi ha le competenze applicate, il vero potere di questo millennio. Per questo, la vera novità organizzativa è la nascita di Italia Competente by Confassociazioni, una nuova piattaforma tecnologica e professionale su cui trovare una rete di persone che trova nel “noi” e nella “competenza” la spinta forte per diventare “azionista” del Paese. Un super-Linkedin di Confassociazioni per chi abbia le competenze e si voglia impegnare nella politica, nelle istituzioni, nell’economia e nella formazione”.
“Questo Paese ha bisogno di competenze, questo Paese deve vivere su quello che è il suo patrimonio, culturale e manifatturiero – ha concluso il presidente di Confassociazioni – Ma anche per fare manifattura ci vogliono le competenze. Il futuro è dell’economia della conoscenza, noi di Confassociazioni ci siamo, abbiamo creato questa piattaforma e la svilupperemo nei prossimi mesi proprio per trovare le persone competenti e metterle a disposizione di tutti: politica, formazione, economia”.
Come calare tanta lucidità, visione sul futuro, tanta necessità di regole e di pianificazioni concrete, nella situazione determinata dalle zoppicanti decisioni di chi amministra lo Stato? Vedremo in un prossimo futuro.


Sulla Conferenza Internazionale “Transizione energetica e Globalizzazione” e sull’Assemblea nazionale di Confassociazioni
Il 15 dicembre nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari, al tavolo dei relatori l’ufficio di presidenza di Confassociazioni e i relatori che si sono avvicendati descrivendo le nuove frontiere tecniche e finanziarie dell’Italia e del mondo prendendo spunto dalle crisi che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni.
Quindi, Elissa Golberg, Ambasciatrice del Canada presso la Repubblica Italiana con la quale è stato festeggiato il 75° Anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Canada.
Poi, Paolo Quattrocchi, presidente Centro Studi Italia-Canada, Barbara De Donno, segretario generale ICC, International Chamber of Commerce Italia, Armando Melone, capo del team politico della Rappresentanza della Commissione UE in Italia, Gianni Lattanzio, presidente Confassociazioni International, Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Paolo Righi, presidente Confassociazioni Real Estate, Mark Kirby, senior advisor Canadian Hydrogen and Fuel Cell Association, Raphael Lance, head of Energy Transition Funds di MIROVA – NATIXIS IM, Hannelore Rocchio, head of Energy Evolution Integrated Initiatives & Regulatory Activity di ENI, Carlo Zorzoli, head of Business Development di ENEL Green Power, Domenico Maggi, head di SNAM International and European Affairs, Francesco Lepre, capo della Divisione Energy Management & Trading di DUFERCO Energia, Elena Lorenzini, vicecapo di Gabinetto del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Roberto Menotti, direttore Aspenia online, Oscar Di Montigny, top manager ed esperto di Mega Trends.
Successivamente l’assemblea di Confassociazioni a Palazzo Ferrajoli ha riconfermato all’unanimità il presidente uscente, Angelo Deiana e l’intero Ufficio di Presidenza: Riccardo Alemanno, vicepresidente vicario, Franco Pagani, vicepresidente vicario aggiunto e Federica De Pasquale, vicepresidente nazionale con delega alle Pari Opportunità.
A seguire la conferenza stampa al Senato della Repubblica-Sala Caduti di Nassirya, con le ultime novità da parte di Confassociazioni.
“La nostra #retedellereti – ha raccontato Deiana – si allarga con la nascita di Confassociazioni Privacy e Cybersecurity con un team di altissimo livello composto dal presidente Marco Recchi, Francesco Rampone, vicepresidente con delega alla cybersecurity, Gianluca di Ascenzo, vicepresidente con delega ai Consumatori, Alessandro Frillici, segretario generale della branch. E con la creazione di Confassociazioni Energia e Sostenibilità che vedrà Antonio De Tata presidente, Pietro Maria Putti, vicepresidente con delega all’Energia Nucleare, Luisa Melara, vicepresidente con delega all’Area Legale, Andrea Guazzi, vicepresidente con delega all’Idrogeno, Leonardo Iacovelli, vicepresidente con delega ai Rapporti, Pascal Di Nardo, segretario generale”.
Infine, “la nuova presidenza dell’Organismo Nazionale del Condominio affidata alla solida e intelligente guida della vicepresidente Nazionale, Federica De Pasquale, la presidenza di Confassociazioni Building Prof a Franco Pagani, storica colonna della Confederazione, la presidenza di Confassociazioni Cultura Istruzione Università affidata ad Adriana Bisirri e la presidenza di Confassociazioni Servizi alla Persona affidata a Roberto Papa”.
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