Il ritardo nell’apertura ha accumulato anni su anni, colpevole anche il momento della pandemia Covid, ma il 2023 sarà l’anno del Grand Egyptian Museum. Finalmente direi. Da appassionato e cultore di Egittologia non vedo l’ora che venga finalmente inaugurato per programmare un mio ritorno nel Paese del Nilo. L’annuncio sull’apertura quest’anno è stato dato da Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità egiziano.
Grande e totale apertura per la primavera del 2023?
Il GEM-Grand Egyptian Museum o Grande Museo Egizio (link), si trova appena fuori dal Cairo sull’altopiano di Giza, a brevissima distanza dall’e’area archeologica delle celebri piramidi di Cheope, Chefren e Micerino e della Grande Sfinge. Vicinanza che ha ispirato il progetto architettonico, tanto che l’elemento geometrico del triangolo è ripetuto praticamente ovunque. Il salone principale del nuovo museo si sviluppa in lunghezza e in larghezza crescenti verso una grande parete vetrata dove appare la visione delle grandiose tre piramidi.







Immagini del GEM dal gruppo Facebook Friends of Egypt support tourism to Egypt e dal ministero del Turismo e delle Antichità egiziano
L’area museale ha una superficie di oltre 500.000 metri quadrati e comprende anche vasti laboratori di restauro dotati delle strumentazioni più moderne. Nella struttura pure un museo per bambini, uno spazio per mostre temporanee, una biblioteca e un centro educativo, un grande teatro, una sala conferenze, un’area business e, naturalmente, anche ristoranti.
Come ho già descritto brevemente in un mio precedente articolo (link) su una mia esperienza di crociera sul Nilo, nel Museo sarà visibile l’intero tesoro di Tutankhamon cui sono dedicati due saloni di 7.000 metri quadrati. Racchiuderà la più grande collezione di antichità egiziane al mondo e la più grande in assoluto riguardante un’unica civiltà. In totale l’esposizione conta su circa 100.000 reperti.
Nel primo spazio di ingresso alla struttura museale, la Sala grande, i visitatori saranno accolti da una colossale statua di Ramses II da 83 tonnellate, quella che prima si trovava nella grande piazza della stazione ferroviaria del Cairo. Il monolite con le sembianze del sovrano è “accompagnato” da dieci statue del re Senusret-Sesostri I, dalla famosa “Tavoletta Saqqara”, dalla colonna della vittoria di Merenptah, oltre che da due statue di re del periodo tolemaico.
Nel foyer esterno esteso su circa 28.000 metri quadri, campeggia l’obelisco sospeso, letteralmente incastrato su una base sorretta da quattro supporti/colonne. È una particolare sistemazione per questo grande obelisco di Ramses II: è collocato in modo che i visitatori possono osservarlo passandoci sotto ammirandone i cartigli incisi alla base con i geroglifici che esprimono il nome del grande Faraone.
Come sottolineato dal Daily News Egypt riportando i dati del del Ministero del Turismo e dell’Antichità egiziano e ripetuto anche su Facebook nella pagina Friends of Egypt support tourism to Egypt, alla data del 5 gennaio 2023 sono stati completati circa il 99,5% dei lavori di costruzione del progetto GEM, compreso il 99% delle finiture interne, il 98% dei lavori di pavimentazione di piazze e impianti esterni, il 96% dei lavori elettromeccanici, il 92% delle strade esterne che servono l’area e il 99 8% delle facciate del museo e della sala di Tutankhamon.










Immagini del GEM dal gruppo Facebook Friends of Egypt support tourism to Egypt e dal ministero del Turismo e delle Antichità egiziano
Completato il trasferimento e il restauro di oltre 55.000 reperti archeologici, ma l’ultimo passo sarà compiuto con un corteo trionfale che trasporterà la celebre maschera funeraria in oro del Faraone Tutankhamon.
Quindi che ne dite? Ci siamo finalmente?
Per adesso è aperto solo in maniera limitata, solo per dare un primo assaggio. Non è possibile, per esempio, entrare nell’area dedicata al tesoro di Tutankhamon.
Ci rivedremo in primavera…