Alberto Samonà, giornalista e scrittore siciliano, è entrato nel consiglio d’amministrazione del Parco Archeologico del Colosseo e lo fa per puntare sempre più sulla cultura, sulla bellezza e per proseguire nella valorizzazione del sito e del patrimonio Italiano. Samonà, è bene sottolinearlo, ha accettato questo incarico e lo ha fatto a titolo gratuito.
“Ringrazio il Ministro Sangiuliano per la fiducia accordatami: la ricerca, la tutela e la cura del patrimonio culturale – sottolinea Alberto Samonà – unite alla sua valorizzazione e fruizione, come sta facendo il Colosseo, sono fattori che, insieme, possono dare frutti importanti. Puntare sulla Cultura come segno distintivo di una Nazione vuol dire avere consapevolezza della propria identità e l’Italia ha oggi tutte le carte in regola per realizzare un modello di crescita, che parta proprio dalla Cultura e dalla Bellezza. È con questo spirito che ho accettato, con orgoglio, questo incarico di grande responsabilità, in uno dei parchi archeologici più belli e importanti del mondo”.
Il Colosseo è uno dei monumenti più visitati al mondo. Con i suoi oltre 7,5 milioni di visitatori all’anno continua a rimanere tra i primi quattro siti più visitati di tutta la Terra, un numero impressionante che, secondo i dati più recenti, lo ha fatto balzare alla seconda posizione globale.






Nelle immagini qui sopra, Alberto Samonà a Roma, di fronte al Colosseo e poi in Sicilia a Selinunte, a Partanna per l’inaugurazione del nuovo percorso museale di Castello Grifeo, al Museo dell’Acropoli di Atene con il Frammento Fagan appena consegnato. E ancora, al al Museo archeologico regionale Lilibeo-Marsala, accanto alla nave punica e con il suo ultimo libro “Bonjour Casimiro – il barone e la villa fatata”, tra rievocazione storica, di ricordi, di antiche e mistiche ambientazioni siciliane – cliccare sulle foto per ingrandirle
Roma ha poi un altro monumento-primato, la Fontana di Trevi che è al decimo posto tra i più visitati del nostro pianeta. Senza contare che i Musei Vaticani sono adesso al secondo posto tra i migliori della Terra per numero di utenti l’anno (fa meglio solo il Louvre di Parigi).
– Il Parco archeologico del Colosseo è nato grazie ad apposito decreto, il numero 15, del 2017 per tutelare e valorizzare l’area archeologica centrale di Roma.
Molto vasto il territorio di competenza del Parco, ricco di monumenti, reperti e oggetti d’arte. Si comincia con quelli di diretta competenza statale, quindi Colosseo, Domus Aurea, Foro Romano, Palatino, Meta Sudans, Arco di Costantino e, dal 22 ottobre 2021, anche Auditoria di Adriano e Colonna Traiana.
Poi altri gioielli in consegna a Roma Capitale, quindi il Circo Massimo e i Fori Imperiali.
Al tutto deve essere aggiunto il ricchissimo patrimonio ecclesiastico che comprende le chiese affacciate su via dei Fori imperiali, lungo il Palatino e le sue pendici: la Basilica dei Santi Cosma e Damiano, San Bonaventura e Sant’Anastasia al Palatino, ricomprendendo beni che sono di proprietà di diversi Enti, il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, il Vicariato di Roma e altri.
Il precedente lavoro di Alberto Samonà
Alberto è un giornalista da sempre impegnato nel mondo della cultura.
Fino al 13 ottobre 2022 è stato assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana. Nel corso di questo suo mandato si è distinto per diverse attività in ambito archeologico. Fra queste, lo storico accordo siglato con la Repubblica Ellenica e il Museo dell’Acropoli di Atene, documento che ha consentito il rientro in Grecia del celebre frammento del marmo del Partenone, il Frammento Fagan (link all’articolo), custodito per oltre duecento anni a Palermo e il contestuale arrivo in Sicilia dalla Capitale Ellenica di una scultura della Dea Atena, proveniente dall’Acropoli Ateniese.
Tra le iniziative riconducibili all’opera di Samonà anche l’intesa siglata nel 2022 con il Metropolitan Museum of New York che ha messo fine allo spostamento dalla Sicilia dei celebri “Argenti di Morgantina”, reperti custoditi nel museo archeologico di Aidone, antichi oggetti d’arte che dal 2006 – ogni quattro anni – abbandonavano la Sicilia per tornare nel museo statunitense.
Inoltre, Alberto Samonà ha fatto riattivare, fra maggio 2020 e ottobre 2022, ben 73 missioni di scavi archeologici nei siti dell’Isola e il finanziamento del grande progetto di restauro del Tempio G di Selinunte.