Londra, 6 maggio 2023, incoronazione di Re Carlo III. Tornano antichissimi riti seppur semplificati e, in parte, modernizzati

L’incoronazione di un re britannico e del Commonwealth è una cerimonia religiosa simbolica durante la quale un sovrano viene appunto incoronato, gli vengono conferiti i simboli che rappresentano il suo potere, i suoi doveri e la sua missione, viene unto con l’olio sacro proveniente da Gerusalemme. Tutto è calato in una forte componente mistico-religiosa essendo il Sovrano messo a capo della Chiesa anglicana: secondo i dettami tradizionali la figura del Re riceve il suo potere anche da Dio, per questo l’incoronazione è officiata da Sua Grazia Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury. Preparatevi per un bel viaggio tra usi e costumi fondanti la Monarchia del Regno Unito.
In fondo a questo pezzo ho trascritto il programma della cerimonia. Per l’incoronazione parrebbe possibile che trasmettano online un video in diretta, al che farei un nuovo post per inserirlo.

È il compimento finale di un ciclo che dà inizio all’era di Re Carlo III, anche se come Sovrano fu formalmente proclamato tale tre giorni dopo la morte della Regina Elisabetta II, sua madre.
Sarà un momento di passaggio anche per l’attuale Regina Consorte Camilla (ex Sua Altezza Reale, la Duchessa di Cornovaglia), nata Camilla Rosemary Shand, nipote per linea materna del terzo Barone Ashcombe: con l’incoronazione dovrebbe essere definita solo Regina perdendo “Consorte”, appellativo utilizzato per distinguerla formalmente dall’appena defunta Regina Elisabetta (link).

L’evento dell’incoronazione ricade in quella che è l’apposita organizzazione di Stato chiamata in codice Operazione Golden Orb.

Due giorni dopo la cerimonia dell’incoronazione all’Abbazia di Westminster, l’8 maggio 2023 è stato proclamato ulteriore giorno festivo, come scelto dal Governo britannico: Rishi Sunak, capo dell’Esecutivo, ha sottolineato che l’ulteriore tempo libero darà alla gente la possibilità di “riunirsi e festeggiare. Sarà un evento unico per il nostro Paese. Non vedo l’ora di vedere le persone riunirsi per celebrare e rendere omaggio al Re Carlo III partecipando a eventi locali e in tutta la Nazione”.

Pub, club e bar in Inghilterra e nel Galles potranno rimanere aperti per ulteriori due ore il venerdì e il sabato nel fine settimana dedicato all’incoronazione.

Re Carlo III con i suoi 73 anni entrerà nella storia come il monarca più anziano a salire sul trono.

Per quanto riguarda gli invitati, oltre alla famiglia reale, sono inclusi il primo ministro, i rappresentanti delle Camere del Parlamento, i capi di stato e altri reali provenienti da tutto il mondo.
Henry, più noto come Harry, Duca di Sussex, sarà solo, non accompagnato dalla moglie.
Non ci sarà Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ma sarà presente la First Lady, Jill Biden. Sarà presente Sergio Mattarella, presidente della Repubblica Italiana.

Tra gli invitati anche 850 rappresentanti della comunità britannica e del volontariato: 450 cui è stata conferita la British Empire Medal e 400 giovani provenienti da gruppi scelti dalla Famiglia Reale (selezionati dal Prince’s Trust, dalla Prince’s Foundation, Barnardo’s, dal National Literacy Trust e dall’Ebony Horse Club).
Tra i primi, quelli premiati con la BEM, Julian e Maria Sturdy-Morton, settantenni, che durante la Pandemia Covid hanno creato una rete che collegava i grossisti che stavano lottando per sopravvivere, con le famiglie (500 più altre 100 che non potevano pagare) impossibilitate a garantire una consegna al supermercato o raggiungere i negozi. Rete poi sviluppatasi grazie a 150 volontari.
E ancora, da Braunton, nella regione del Devon, il tredicenne Max Woosey, soprannominato “il ragazzo nella tenda”: ispirato dal suo vicino e amico Rick Abbot, morto di cancro nel febbraio 2020, Max ha raccolto più di 750.000 sterline per il North Devon Hospice accampandosi nel giardino della struttura per tre anni.

Incoronazione e le Regalia

Durante la cerimonia il Re riceverà i cosiddetti Regalia, gli emblemi della sua carica. Sono parte del Tesoro della Corona, di solito custoditi nella Torre di Londra e lì in esposizione.

Come ufficialmente descritto, sono oggetti sacri e secolari che simboleggiano il servizio e le responsabilità del Monarca, adoperati per centinaia di anni nelle incoronazioni.

Come parte della Royal Collection, le Regalia sono custodite dal Re per conto della Nazione.

Da royal.uk/regalia

Due mazze, realizzate in argento dorato su legno di quercia, oggetti che risalgono al periodo compreso tra il 1660 e il 1695. Sono gli emblemi cerimoniali dell’autorità. Vengono portati davanti al sovrano in occasione di eventi come l’apertura dei lavori del Parlamento.

Portata davanti al Sovrano in occasioni formali c’è anche la Spada di Stato, che simboleggia l’autorità reale; una lama in acciaio con impugnatura in argento dorato, racchiusa in un fodero in legno ricoperto di velluto. Nel 1660 e nel 1678, durante il regno di Re Carlo II, furono realizzate due di queste spade, la più antica delle quali non è sopravvissuta. La spada rimanente è stata utilizzata in diverse incoronazioni e, nel 1969, per l’investitura del Principe di Galles. La spada è portata con la punta verso l’alto e il fodero reca lo stemma di Re Guglielmo III.

Altre tre spade vengono utilizzate durante la processione dell’incoronazione nell’Abbazia di Westminster; la Spada della Giustizia Temporale, a identificare il ruolo del Monarca come Capo delle Forze Armate, la Spada della Giustizia Spirituale, a identificare il Monarca come Difensore della Fede, e la Spada della Misericordia o Curtana, a punta smussata, per simboleggiare la misericordia del Sovrano. Le spade furono utilizzate per la prima volta all’incoronazione di Re Carlo I nel 1626 e le lame in acciaio risalgono al XVI secolo, con impugnature in ferro dorato dell’inizio del XVII secolo e impugnature rilegate in filo metallico. Le tre spade sono portate senza fodero, con la punta rivolta verso l’alto.

Il Bastone d’oro di Sant’Edoardo, con la sua punta d’acciaio, fu creato nel 1661 da Robert Vyner, gioielliere della corona. Deriva da un precedente bastone che veniva spesso chiamato “Lungo Scettro” portato nelle processioni dell’incoronazione del XV e XVI secolo come reliquia del Santo Reale, Edoardo il Confessore.

L’olio crismale con cui saranno unti il Re e la Regina, consacrato nella Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme a marzo, sarà contenuto nell’Ampolla d’oro fusa a forma d’aquila con le ali spiegate. L’olio viene versato da un’apertura nel becco. L’Ampolla fu creata nel 1661 per l’incoronazione di Re Carlo II grazie a Robert Vyner, gioielliere della corona: si basa su un precedente vaso più piccolo che, a sua volta, pescava da una leggenda del XIV secolo: la Vergine Maria apparve a San Tommaso Becket regalandogli un’aquila reale e una fiala di olio per ungere i futuri re d’Inghilterra.

Il cucchiaio dell’incoronazione in argento dorato è l’oggetto più antico in uso alle incoronazioni, registrato per la prima volta nel 1349 tra le insegne di Sant’Edoardo nell’abbazia di Westminster. È l’unico pezzo lavorato dagli orafi reali sopravvissuto dal XII secolo, essendo stato consegnato a Re Enrico II (1133-1189) o a Re Riccardo I (1157-1199). Fu usato per ungere Re Giacomo I nel 1603 e poi ad ogni successiva incoronazione. Nel 1649, il cucchiaio fu venduto allo Yeoman del guardaroba di Re Carlo I che lo restituì per l’incoronazione di Re Carlo II nel 1661, quando furono aggiunte piccole perle di semi alla decorazione del manico.

Gli speroni furono realizzati nel 1661 per Re Carlo II, ma la tradizione dell’uso di speroni nelle incoronazioni risale a Re Riccardo I Cuor di leone nel 1189. Gli speroni (in oro, cuoio e velluto) simboleggiano il cavalierato e furono modificati nel 1820 per Re Giorgio IV.

La Spada dell’Offerta-The Sword of Offering è stata realizzata nel 1820. Ha una lama in acciaio, montata in oro e tempestata di gioielli che formano una rosa, un cardo, un trifoglio, foglie di quercia, ghiande e teste di leone. La spada è contenuta in un fodero di cuoio ricoperto d’oro. Fu usato per la prima volta all’incoronazione di Re Giorgio IV.

I due Armmills sono bracciali realizzati in oro, champlevé e smalto basse-taille, rivestiti in velluto. Si pensa che si riferiscano ad antichi simboli di cavalleria e di capacità nel comando militare. Indicati in precedenti incoronazioni come i “braccialetti della sincerità e della saggezza”. Tali oggetti risalgono al 1661 e sono stati utilizzati ad ogni incoronazione da Re Carlo II fino a Re Giorgio VI nel 1937.

Rappresentazione del potere del Re e simbolo del mondo cristiano è il Globo del Sovrano. Fu realizzato in oro nel XVII secolo ed è diviso in tre sezioni con fasce di gioielli, uno per ciascuno dei tre continenti conosciuti in epoca medievale.

L’Anello del Sovrano è composto da uno zaffiro con sopra una croce di rubini e diamanti incastonati intorno. Simbolo di dignità regale, l’anello fu realizzato per l’incoronazione di Re Guglielmo IV nel 1831: tutti i sovrani dal Re Edoardo VII in poi lo hanno utilizzato per le loro incoronazioni.

I due Scettri del Sovrano saranno usati all’Incoronazione. Lo Scettro con Croce del Sovrano rappresenta il potere temporale del Re ed è associato al buon governo. Si compone di un’asta d’oro, sormontata da una struttura smaltata a forma di cuore che custodisce il diamante Cullinan I. Lo scettro fu creato per Re Carlo II e il Cullinan I fu aggiunto nel 1901. Lo Scettro del sovrano con colomba, tradizionalmente noto come “la verga dell’equità e della misericordia”, rappresenta il ruolo spirituale del Sovrano, con la colomba smaltata ad ali spiegate che simboleggia lo Spirito Santo. È stato creato dal gioielliere della corona, Robert Vyner nel 1661.

La Corona di Sant’Edoardo-St Edward’s Crown sarà utilizzata per incoronare Sua Maestà il Re nell’Abbazia di Westminster il 6 maggio seguendo la tradizione. La corona fu realizzata per Re Carlo II nel 1661, in sostituzione della corona medievale che era stata fusa nel 1649. Si pensava che l’originale risalisse al Santo reale dell’XI secolo, Edoardo il Confessore, l’ultimo re anglosassone di Inghilterra. La corona fu commissionata al gioielliere della corona, Robert Vyner, nel 1661. Sebbene non sia una replica esatta del disegno medievale, segue l’originale avendo quattro croci-pattee e quattro gigli e due archi. La corona è sormontata da un globo e da una croce che simboleggiano il mondo cristiano. È composta da una cornice in oro massiccio che porta incastonati rubini, ametiste, zaffiri, granati, topazi e tormaline. La corona ha un cappuccio di velluto con una fascia di ermellino. La Sant’Edoardo fu indossata dalla regina Elisabetta II all’incoronazione nel 1953. Attualmente è stata rimossa dalla Torre di Londra per consentire lavori di adattamento alla testa di Carlo III prima dell’incoronazione.

L’Imperial State Crown o Crown of State, è la corona che il Monarca scambia con la St Edward’s Crown alla fine del rito di incoronazione. Tale corona viene utilizzata anche in occasioni cerimoniali come l’apertura del Parlamento. Il termine “corona di stato imperiale” risale al XV secolo quando i monarchi inglesi scelsero un disegno della corona chiuso da archi per dimostrare che l’Inghilterra non era soggetta a nessun altro potere terreno. Questa corona è stata realizzata per l’incoronazione di Re Giorgio VI nel 1937, ma è strettamente basata su una corona progettata per la regina Vittoria nel 1838 dai gioiellieri della Corona dell’epoca, Rundell, Bridge & Rundell.

L’anello della Regina consorte, un rubino in una montatura d’oro con intorno incastonati dei diamanti, è stato realizzato per l’incoronazione di Re Guglielmo IV e della Regina Adelaide nel 1831, poi adoperato da altre tre regine consorti: La Regina Alexandra, la Regina Maria e la Regina Elisabetta regina madre.

Rispecchiando lo scettro del sovrano con la colomba, il bastone con la colomba della Regina consorte simboleggia “equità e misericordia”. La colomba, con le sue ali piegate, rappresenta lo Spirito Santo.

Lo Scettro con croce della Regina consorte fu originariamente fornito nel 1685 da Robert Vyner per l’incoronazione di Maria Beatrice d’Este nota in Inghilterra come Maria di Modena, Regina consorte di Re Giacomo II Stuart: è intarsiato con cristalli di rocca.

La Corona Queen Mary è stata scelta dalla Regina consorte per l’incoronazione. Sono in corso piccole modifiche e aggiunte per prepararla all’attuale incoronazione con l’inserimento dei diamanti Cullinan III, IV e V che per molti anni hanno fatto parte della collezione di gioielli personali della Regina Elisabetta II. Il design è stato ispirato dalla corona della Regina Alexandra del 1902. Come per quest’ultima, può essere indossata senza gli archi a forma di cerchietto che la regina Mary indossò nel 1937 per l’incoronazione di suo figlio, Re Giorgio VI.

Da royal.uk/regalia

I Sovrani indosseranno la Coronation Robe of State o Parliament Robe e i Robe of Estate, i primi sono abiti da indossare all’arrivo in Abbazia, mentre i secondi vengono indossati sin dalla partenza da Buckingham Palace e per tutta la durata fino al ritorno nella Reggia.

  • Sulle “Robe of Estate”, per Carlo è in velluto di seta viola ricamato in oro, veste utilizzata nel 1937 da Re Giorgio VI. Nuova invece la veste per Camilla, sempre in velluto viola per intonarla a quello del Re, con ricami dorati ispirati ai temi della natura e dell’ambiente: insetti, api e uno scarafaggio; poi piante e fiori come il mughetto, fiore che era nel bouquet nuziale di Sua Maestà ed era il fiore preferito della regina Elisabetta II; il mirto che rappresenta la speranza; il Delphinium uno dei fiori preferiti del Re, fiore della nascita di luglio, mese di nascita della Regina consorte; l’Alchemilla Mollis che sta per Amore, conforto e purezza; i fiordalisi che rappresentano l’amore e la tenerezza; naturalmente non mancano gli emblemi nazionali del Regno Unito (tutto è stato ricamato dalla Royal School of Needlework utilizzando la tecnica Goldwork).
  • Sulle “Robe of State”, queste sono vesti per le grandi e solenni occasioni: grande mantello in velluto color cremisi foderato di ermellino, un lungo strascico e pizzo dorato. Oltre che per le incoronazioni viene indossato per l’ apertura dei lavori del Parlamento britannico.

Il programma

Incoronazione – Sabato 6 maggio

Ore 11, cerimonia di incoronazione del Re e della Regina consorte

Carlo viaggerà con la regina Camilla da Buckingham Palace all’Abbazia di Westminster. Per 900 anni i monarchi sono stati incoronati in questo che è il punto di riferimento di Londra. Il percorso che che li vedrà al centro del corteo ha per nome “The King’s Procession”.

Il corteo sarà guidato dal Marchese di Anglesey, dal Duca di Westminster, dal Conte di Caledon e dal Conte di Dundee che porteranno gli stendardi reali e lo Stendardo del Principato del Galles. Francis Dymoke porterà lo Stendardo Reale “The Royal Standard”.
Dymoke ha il titolo di King or Queen’s Champion detenuto dalla sua famiglia sin dal Medioevo.
Lo stendardo ha le insegne araldiche del Sovrano e del Regno Unito, un emblema inquartato: nel primo e quarto quarto di rosso, a tre leoni (leopardi) passanti in oro posti in palo con la testa in maestà (Inghilterra); nel secondo quarto d’oro, al leone rampante con doppia orlatura fiorita e contrafiorita di gigli, il tutto di rosso, che è di Scozia; nel terzo quarto d’azzurro, all’arpa oro cordata d’argento che è d’Irlanda.

La coppia reale viaggerà nella Diamond Jubilee State Coach, un’antica carrozza con modifiche sorprendentemente aggiornate come l’aria condizionata e gli alzacristalli elettrici.

La cerimonia di incoronazione dovrebbe iniziare alle 11 ora londinese.
Durerà poco più di un’ora rispetto alle tre ore dell’incoronazione della Regina Elisabetta.

I nipoti di Camilla saranno tra i paggi dell’abbazia di Westminster, Gus e Louis Lopes, Freddy Parker Bowles e il suo pronipote Arthur Elliot. Questi saranno accanto al nipote del Re, il Principe George, nove anni, figlio del Principe e della Principessa del Galles.

Secondo le ultime programmazioni, dovrebbe essere il quattordicenne Samuel Strachan, veterano tra i piccoli coristi della Chapel Royal, ad accogliere Re Carlo III e la Regina Camilla a Westminster.

Nell’Abbazia Carlo siederà sulla Sedia lignea dell’Incoronazione, o Sedia di Edoardo. Lì riceverà le cosiddette Regalie che rappresentano il potere, le prerogative e i doveri del Sovrano.

Reggerà lo scettro del sovrano – in oro con ametista, diamanti, rubini e smeraldi – che rappresenta il controllo sulla nazione. Avrà anche il globo del sovrano, d’oro con una croce in cima.

Durante la cerimonia al Re verrà posta la domanda di rito: se governerà il Regno Unito e le altre nazioni del Commonwealth con legge e giustizia e se manterrà il cristianesimo nella Nazione. Comunque, l’attuale azione del Monarca segue una rotta precisa, adottare misure per agire come difensore di tutte le fedi oltre che di inclusione di altri gruppi religiosi nel grande evento per rappresentare la Gran Bretagna di oggi, più diversificata e, appunto, inclusiva.

Ma non è di certo finita qui.

Durante il rito, Re Carlo sarà unto con l’olio del crisma benedetto a Gerusalemme lo scorso marzo utilizzando le olive raccolte da due oliveti sul Monte degli Ulivi, vicino al Monastero di Maria Maddalena e al Monastero dell’Ascensione.

Il Sovrano sarà benedetto e consacrato dall’arcivescovo prima di veder collocata sulla sua testa la Corona di Sant’Edoardo in oro massiccio adornato da oltre 400 pietre preziose come rubini e zaffiri.
L’unzione avviene ai riparo dagli sguardi di tutti grazie allo Schermo dell’Unzione: il decano di Westminster versa olio santo dall’Ampolla nel cucchiaio dell’Incoronazione; l’Arcivescovo di Canterbury unge il sovrano sulle mani, sul petto e sulla testa; il momento è considerato storicamente come rapporto diretto tra il Sovrano e Dio, quindi da nascondere rendendolo strettamente intimo.

La struttura dello Schermo dell’Unzione è larga 2,2 metri e alta 2,6. La parte di copertura è in tessuto e combina opere di ricamo sostenibili tradizionali e contemporanee (sia a mano che digitali, tutto gestito dalla Royal School of Needlework).
Il disegno, progettato dall’iconografo Aidan Hart, narra per immagini il forte rapporto tra il Re e il Commonwealth. La parte centrale della rappresentazione grafica ha la forma di un albero che comprende 56 rami ognuno per i 56 paesi membri del Commonwealth. La cifra del Re (CIIIR-Charles III Rex) è alla base dell’albero simboleggiando Carlo III come servitore del proprio popolo.
La composizione visiva, scelta dal Re, è ispirata alla vetrata del Santuario nella Cappella Reale del St James’s Palace (donata nel 2002 dalle Livery Companies per celebrare il Giubileo d’Oro della Regina Elisabetta II).
Il telaio su cui si regge la stoffa e stato realizzato da Nick Gutfreund della Worshipful Company of Carpenters. In cima ai pali di legno sono montate due aquile, fuse in bronzo e dorate a foglia d’oro.
Il paravento è stato donato per l’occasione dalla City of London Corporation e dalla City Livery Companies. Il legno giunge da una quercia nella tenuta di Windsor piantata nel 1765 dal Duca di Northumberland.
Durante la cerimonia i lati dello schermo saranno sostenuti da un soldato e da una guardia, da ciascuno dei Life Guards, Grenadier Guards, Coldstream Guards, Scots Guards, Irish Guards e Welsh Guards.

La Regina consorte Camilla sarà incoronata con la Queen Mary’s Crown che è stata ripristinata con i diamanti Cullinan III, IV e V della collezione di gioielli personali della regina Elisabetta II.

Prima della fine della cerimonia, sulla testa del Re verrà posta la Corona dello Stato Imperiale che sostituirà la Corona di Sant’Edoardo.

A incoronazione completata, Re Carlo ha richiesto sia suonata musica greco-ortodossa dell’ensemble di canto bizantino. Richiesta particolare, ma con un significato preciso: è un richiamo a suo padre, il Principe Filippo, nato in Grecia (Corfù) nel Casato Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, principe sia in Grecia che in Danimarca.
Successivamente, il grande autore musicale Andrew Lloyd Webber, Barone Lloyd-Webber (per rinfrescare la memoria è autore delle musiche di Jesus Christ Superstar, Evita, Cats, The Phantom of the Opera e Sunset Boulevard) è stato incaricato di comporre l’inno dell’incoronazione, uno dei 12 brani che il re ha scelto personalmente.

Ore 14, la processione del Re

Dopo la cerimonia, Re Carlo e la regina consorte Camilla lasceranno l’Abbazia di Westminster e lo faranno a bordo della Gold State Coach dando il via alla “Processione dell’incoronazione”, un viaggio di due chilometri per tornare a Buckingham Palace. Lungo le strade del percorso della processione la gente potrà assistere e salutare il Monarca appena incoronato.

I membri della famiglia reale dovrebbero poi apparire sul balcone del Palazzo Reale per salutare gli spettatori.

Incoronazione – Domenica 7 maggio

Grande pranzo dell’Incoronazione

Il giorno dopo l’incoronazione, come consuetudine, le comunità sono state incoraggiate a ospitare pranzi di Incoronazione e feste di strada con i loro vicini. L’iniziativa Big Lunch è stata organizzata dall’Eden Project, una causa di cui Camilla è sostenitrice dal 2013. Il progetto mira a riunire le persone per ridurre la solitudine e promuovere lo spirito di comunità.

Il Re e la Regina hanno scelto personalmente una quiche di ispirazione francese – con spinaci, fave, formaggio e dragoncello – come piatto per celebrare la loro Incoronazione.

Il governo del Regno Unito ha annunciato che il primo ministro Rishi Sunak ospiterà il suo pranzo di strada per ospitare i volontari della comunità provenienti da tutto il paese.

Concerto dell’Incoronazione al Castello di Windsor

La domenica sera sarà contrassegnata da un concerto di incoronazione sull’East Lawn del Castello di Windsor. Sarà la prima volta che si terrà un concerto nel parco del Maniero.

Buckingham Palace ha confermato che saranno presenti i Take That, Lionel Richie, il cantante lirico italiano Andrea Bocelli e Katy Perry, ambasciatrice del British Asian Trust, ente di beneficenza guidato da Re Carlo.

Inoltre, si esibirà anche il Coro ufficiale dell’Incoronazione, formato da gruppi di cori britannici amatoriali.
Durante il concerto, i principali punti di riferimento del Regno Unito saranno illuminati con proiezioni, laser e schermi di droni mentre il paese si accenderà per celebrare Re Carlo.

Circa 10.000 biglietti sono stati assegnati al pubblico britannico tramite una votazione geografica, e altre 57 località trasmetteranno il concerto su grandi schermi affinché i locali possano divertirsi insieme: queste sedi includono il Castello di Cardiff, il Municipio di Belfast e i Picadilly Gardens a Manchester, come così come Hyde Park, Green Park e St James’s Park di Londra.

Incoronazione – Lunedì 8 maggio

Il grande sostegno – The Big Help Out

Mentre per il primo lunedì dopo l’incoronazione molti britannici potranno godere di un bonus una tantum, un giorno festivo, i gruppi di beneficenza prenderanno parte a un’iniziativa comunitaria nota come The Big Help Out. I partner includeranno gli Scout, il Royal Voluntary Service e gruppi religiosi di tutto il Regno Unito. Per l’occasione e in omaggio al Re, la gente è invitata a organizzare feste di strada e a prendere parte a progetti di volontariato.

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3 commenti Aggiungi il tuo

  1. andreavania57 ha detto:

    Bellissima descrizione e piena di dettagli! Grazie!!
    Sai per caso se il Presidente Mattarella andrà all’incoronazione?

    Piace a 1 persona

    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Ciao Andrea! Mi fa piacere ti sia piaciuto. Ho cercato di mettere molte particolarità, soprattutto le meno note e le più curiose, in modo da soddisfare coloro che sono alla ricerca di ogni risvolto, i cacciatori di leggende, storie, significati.
      E poi sì, il presidente Mattarella sarà presente all’Incoronazione, del resto non è mai mancato a cerimonie di capi di stato, come ai funerali di Elisabetta II

      "Mi piace"

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