Diversa carne al fuoco nell’ultimo rilevamento SWG, non poteva mancare le reazioni della gente ad alcuni aspetti portati dall’invasione russa dell’Ucraina e delle connesse “contromisure” europee e italiane, ma anche un aspetto sociale, quello di un diffuso malessere e bisogno di sostegno, tanto che un italiano su tre spera di potere usare il Bonus psicologo.
SWG (link) è una storica e nota società che fotografa la realtà sociale, fa ricerche di mercato, di opinione, istituzionali, compie studi di settore.

Il Bonus psicologo
Come sottolineato dalla società di ricerca e rilevamento, per fine marzo dovrebbe venire fuori il decreto che darà il via al Bonus psicologo, già approvato dal Parlamento: contributi fino a 600 euro, calibrati in base all’ISEE, da utilizzare per svolgere sedute con psicologi o psicoterapeuti.
La pandemia ha infatti acceso i riflettori sul tema della salute mentale, considerato un aspetto molto rilevante da due italiani su tre. Una quota simile ritiene che andare dallo psicologo sia un gesto di prevenzione e cura verso se stessi, ma che il sistema sanitario sottovaluti ancora l’importanza dei servizi dedicati ai disagi mentali. Inoltre, un italiano su due indica che la manovra arriva troppo tardi: il bonus psicologo sarebbe dovuto arrivare prima.
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Nei due anni di pandemia il 40% degli italiani ha visto aumentare o insorgere episodi di ansia generalizzata, e il 23% ha accusato momenti di depressione, mentre solo il 6% ha deciso di rivolgersi a un professionista per farsi aiutare.
Più elevata l’incidenza tra i Millennials, i quali hanno richiesto un supporto psicologico durante la pandemia nel 15% dei casi.
Un italiano su tre spera di poter usufruire del bonus, in particolare i Millennials, che sembrano essere la generazione che esce più scalfita da questa emergenza sanitaria.




Le sanzioni decise da privati contro la Russia
A questo punto SWG affronta il primo di due aspetti connessi all’invasione russa dell’Ucraina. Abbreviando, la gente è favorevole e giudica positivamente questa alzata di scudi anti russa con sanzioni economiche che hanno visto come protagonisti non solo i governi europei, ma anche aziende private. Ha stupito la compattezza della risposta.
Però il favore degli italiani si incrina quando vede che le sanzioni colpiscono anche i settori dell’Arte e dello Sport.
Qui aggiungo una mia nota personale: condivido il mio giudizio negativo su ritorsioni che colpiscono i settori cultura e sport, perché proprio questi dovevano essere invece un ponte utile per aiutare il ritorno alla pace: sostenendolo avremmo fatto un'ulteriore e decisiva differenza rispetto allo zar Putin, finto campione delle destre del mondo, in realtà autentico comunista stalinista da sempre, nonché sopraffattore.
Dal punto di vista strettamente bellico, per gli italiani la guerra tra Russia e Ucraina non rappresenta una novità. Presenta invece caratteristiche inedite dal punto di vista della comunicazione e dell’impatto sull’opinione pubblica.
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Un elemento di discontinuità è il massiccio intervento, scelto o dovuto, di soggetti, imprese e istituzioni che hanno preso posizione, spesso a scapito della Russia. Quando si tratta di Elon Musk che offre copertura internet agli ucraini, di Anonymous che bersaglia Cremlino e oligarchi o di Netflix – e delle altre piattaforme di streaming, Pornhub incluso – che limita l’accesso a chi si collega dalla Russia, i cittadini esprimono parere favorevole, considerandole scelte disinteressate e ammirabili.
Più divisiva risulta invece l’interdizione di atleti e artisti russi dal palinsesto culturale e sportivo: le scelte degli organismi sportivi internazionali di escludere i russi dalle competizioni o, ad esempio, quella del Teatro alla Scala di sospendere il direttore d’orchestra che non rinnega Putin, sono giudicate sbagliate da oltre 1 italiano su 5. Fatto sta che questa varietà di sanzioni “spontanee” è ritenuta utile ed efficace dalla maggioranza, seppure una quota intraveda in esse il rischio di aizzare ulteriormente il gigante russo.




La politica internazionale e la guerra in Ucraina
Dai risultati del sondaggio è emerso come la gente approvi la compattezza della reazione politica europea e degli Stati uniti. Un unico fronte che i cittadini vorrebbero tradotto in un aspetto fondamentale per raggiungere la pace: un’Unione Europea compattissima che abbia un ruolo fondamentale in fase di trattative e di programmazione per il ritorno alla fase di fine guerra e ricostruzione. A questo punto la gente vorrebbe iniziative europee più sganciate rispetto all’alleato statunitense.
Adesso, tra i sondati, è maggioritaria la quota di chi vorrebbe un unico esercito europeo.
L’aggressione della Russia all’Ucraina ha generato una reazione insolitamente compatta da parte dei Paesi europei e degli Stati Uniti, il che è stato ampiamente notato e apprezzato dall’opinione pubblica italiana. L’auspicio che l’UE prenda parte alle trattative con la Russia con una voce sola è largamente supportato dagli italiani e questo bisogno di unità si evidenzia anche sul piano più generale della diplomazia europea rispetto agli scenari politici internazionali.
Appare rilevante, inoltre, che gran parte dei cittadini oltre alla compattezza in seno all’UE chieda anche un distacco rispetto all’alleato americano, ovvero l’indipendenza del vecchio continente.Anche gli elettori di Lega e Fratelli d’Italia sembrano in questo momento mettere da parte gli intenti sovranisti a favore di una maggiore omogeneità della politica estera europea.
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Coerentemente con tali tendenze si inserisce il dato che segnala una crescita della quota di connazionali favorevoli alla costituzione dell’esercito unico europeo, quota che è ora maggioritaria.
In merito alla questione dell’accoglimento dell’Ucraina nell’Unione Europea le posizioni sono in parte contradittorie. Se è vero che poco più della metà la ritiene una soluzione utile per venire in aiuto del popolo ucraino martoriato dall’invasione russa, occorre notare che una larga maggioranza è preoccupata che tale decisione possa provocare un’estensione del conflitto e sostiene che una semplificazione dell’iter di adesione non sarebbe corretto.



sti sondaggi…sul lungo termine siamo tutti morti diceva un tizio…
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Sul lungo termine tutti morti da sempre 😜
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Quindi mi pare sensato nell’approssimarsi del feral destino di indebitarsi il più possibile. 😀
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😄 in modo da farsi ricordare bene dai successori
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Io mi domando: che senso ha fare sondaggi del genere in periodi del genere? 🤦🏻
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Figurati! Rilasciano risultati di sondaggi ogni settimana da sempre. Inevitabile che venisse toccato l’argomento conflitto
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Sicuramente
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come professionista mi sento presa in giro, per come è presa in giro la gente, con il bonus. Sono proprio curiosa di vedere… preferisco non aggiungere molto altro. Ciao Giuseppe!
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Da vedere oltretutto come funzionerà, perché le dichiarazioni generali lasciano il tempo che trovano. Vedremo a fine marzo
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come funzionerà… quanti di noi potranno beneficiare del bonus (inteso come cittadino avente diritto e professionista inserito nella famosa lista)…. ahhh… Urge vacanza dal mondo, Giusè 😀 abbi pazienza 😀 ma è stato un bel post “riassuntivo” 🙂
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Comprendo benissimo le criticità. Da tempo parlo di vacanza: spiaggia tropicale a far cocktail 😉
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perfetto! ci siamo intesi! 😀
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Troviamo spiagge 🏖 e facciamo cocktail allora! 😄
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Giusè.. ho sia le spiagge che ricette di cocktail infallibili! 😂🏖 mi avvio! 😂😂😂
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Credo di essere finita in spam😂 questi so quelli dell’ordine che mi odiano 😂
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In spam? No, ti vedo. Hai scritto altro che non vedo?
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Avevo scritto qualcosa tipo “ho già la spiaggia e la ricetta x i cocktail, mi avvio?”😂”. Più o meno questo 😁
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Nooo! Allora è andata direttamente in spam 😄
Sei già più avanti di me
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Ci sta posto, tranquillo 😂
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Ecco, ci tengo
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ahahahah Buona giornata Giuseppe… in attesa di cocktail sulla playa 😀
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Comunque, a parte il bonus, la rilevazione del sondaggio indica/conferma un montante bisogno di aiuto espresso dalla gente
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Proprio ieri, durante il mio volontariato diverse signore/ragazzi mi dicevano delle loro difficoltà. Molte signore erano in imbarazzo perché non possono permettersi una terapia/supporto psicologico a pagamento. Non facevano che ripetere che non hanno nemmeno soldi per mangiare; ho visto una crescente epidemia di sintomi psicosomatici.. 2 persone ieri non avevano più epidermide sulle mani.. cioè.. le mani erano due corpi viola completamente distrutti, crepati, lacerati.. e potevano solo piangere per tutto quello che da due anni e mezzo stanno affrontando. A me i sondaggi fanno piacere, sono un modo (a torto o ragione) di sentire la “voce del popolo” ma nessuno ascolta. Provo molto sconforto.. non so cosa altro aggiungere (forse un caffè per me e un tè per te… così sdrammatizziamo per un secondo) 🙂
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Situazione terribile. Tu hai diretto riscontro e vivi questi casi. Il disagio è crescente, ma come sostenere tutti? Oltretutto, molti non parlano, non chiedono aiuto
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Buongiorno Giuseppe.. tocchiamo un argomento così complesso e difficile da riassumere che magari farò pure qualche gaffes..
Servirebbe la famosa attivazione di rete sociale.. in una società ideale la persona quasi non arriva a chiedere che già un attimo prima della richiesta vi è la risposta (servirebbe un SSN rapido, con una offerta pari alla domanda ma i bacini di utenza sono immensi rispetto ai tecnici che possono offrire supporto); poi c’è la società utopistica che è quella dove il disagio non esiste proprio oppure dove c’è un rapporto di 1:1 ovvero per ogni persona abbiamo un esperto.. poi c’è la società reale.. quella dove di fatto non si può attivare nemmeno un bonus perché non viene riconosciuta la realtà di un disagio.
L’ambito psy è vasto.. ne siamo tantissimi ma non si investe.. tutto qui. Chiedono aiuto maggiormente le persone non scolarizzate (non troppo almeno) perché hanno rispetto della figura del “medico con cui parlare”… pensa te.
Buona giornata Giuseppe ☕🍵 😊
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Di storie e necessità in questo campo ne ho ascoltate dal mio amico-cugino che molti anni fa ha lavorato nelle carceri palermitane, a Roma in strutture che facevano capo al servizio sanitario e ancora a Palermo in una struttura che era stata sequestrata alle mafie, ristrutturata per l’assistenza psicologica a chi ne aveva bisogno però era privo di mezzi per farsi assistere/curare (puoi immaginare come sia finita questa struttura dopo un primo periodo di grande successo).
Nonostante gli sforzi, pochi risultati anche per la mancanza di sostegno da parte della struttura pubblica anche come codifica normativa oltre che come strumenti fisici e umani necessari
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Ci capiamo, Giusè. Ne ho molte altre anche io. Restiamo in attesa… Buona giornata 😊
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Giuseppe scusami vedi che sono finita in spam 😑
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Ora controllo di nuovo. Non capisco questo sistema
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