Raggiunta quota 500 articoli sul blog Il Grifone: bel traguardo con tanti lettori, inaspettati così presto dal primo post del 13 ottobre 2020

Libertà di penna, voler impostare i miei racconti su storie, fatti, cronaca in maniera spiccatamente personale. Ero partito con queste idee, con la volontà di seguire sempre la deontologia giornalistica (impossibile distaccarmene) facendo però trapelare maggiormente la mia personalità e i miei desideri di comunicazione. In questo 24 marzo 2022 ho raggiunto quota 500 articoli sul blog Il Grifone: bel traguardo con tanti lettori, inaspettati così presto dal primo post del 13 ottobre 2020.

Da quel mio primo pezzo in cui mi descrivevo, raccontavo le mie esperienze e facevo trapelare le mie intenzioni creando questo blog, non avrei mai immaginato alcuni riscontri ottenuti.

Non mi illudo che oggi a qualcuno venga l’idea di fare un film o una serie intitolata “500” o “Il Grifone e i suoi 500” a modello del film “300” di Zack Snyder, quello con i rudi spartani alla Battaglia delle Termopili – sto scrivendo e rido -, ma il traguardo è raggiunto… ed è epico.

“Adoro pescare. Metti la lenza in acqua e non sai cosa c’è dall’altra parte. La tua immaginazione è tutta là sotto”.

Robert Altman

Mentre che ci sono, aggiungo un elemento perché stimolato dalle domande che arrivano soprattutto da nuovi lettori, quelli che ancora non hanno esplorato il mio blog: spiegazioni sul nome di questo spazio web.

“Il Grifone, l’artiglio, la penna e la forchetta”.

Il Grifone perché legato alla mia famiglia e simbolo, cristianamente parlando, del potere sui cieli e sulla Terra, tanto che nelle prime e tradizionali forme del Cristianesimo questo animale fantastico era associato alla figura di Cristo.

L’artiglio, oltre che essere tipico del Grifone, indica anche il mio desiderio di essere incisivo e, quando occorre, graffiante con le mie notizie, afferrare l’attenzione. La penna è anche oggi lo strumento del giornalista, quindi la mia professione. La forchetta perché rappresenta il mio amore per il gusto, quale esso sia, ma è anche simbolo di una delle mie specializzazioni giornalistiche acquisite in tantissimi anni di lavoro: l’enogastronomia e i suoi territori da assaporare e da raccontare.

L’esperienza con questo blog ha contribuito in maniera decisiva a farmi capire quali argomenti hanno più successo nelle varie piattaforme web, sui vari social.

Per esempio, un post che ha successo su Facebook (link) può benissimo non “tirare” su Twitter (link) o su LinkedIn (link).

Ho anche imparato che – ogni tanto – un’incursione su Instagram (link) può servire, anche se lì il sistema non consente link immediati e attivi a una pagina da me scelta (se ci fosse un modo, spiegatemelo perché, anche se gradisco arrivare da solo alle soluzioni, può giungere il momento giusto per i suggerimenti).

Non è vero che LinkedIn funzioni solo con argomenti tecnici o di autopromozione professionale o legati all’Economia, alle imprese, alla finanza e alla tecnica in genere. Vanno benissimo altre altre aree come la Cultura, la Musica, la Storia e simili: mi hanno fatto segnare numeri importanti.

Twitter è una piattaforma dai grandi contrasti, non mi ha ancora messo in evidenza una sorta di guida – e credo non me la darà mai – su quali siano gli argomenti più accettati “cinguettando”. L’andamento è molto contraddittorio, estremamente mutevole. Uno stesso filone più darmi molti lettori in un mese e pochi nel successivo.

Facebook fagocita di tutto, è un social perennemente affamato, ma bisogna capire bene come e dove condividere. Per soddisfare la fame dei lettori, sono molto appropriati i gruppi tematici che raccolgono migliaia di utenti interessati ad argomenti specifici. Anche qui ho ottenuto grandi soddisfazioni perché ho indovinato spesso le emotività, la voglia di informazione di questi gruppi.

Oltretutto, l’originalità non è assolutamente percepita solo grazie a un argomento nuovo di zecca. Dipende molto dal personale approccio scrivendo l’articolo, dalla differente scelta prospettica, dall’approfondimento che invece è stato trascurato da altri e, naturalmente, dall’arricchimento con documentazione certa quando serve (e/o link a fonti).

Fondamentale è il servizio che è possibile dare al lettore per esigenze quotidiane: il periodo pandemico è stato maestro in questo; le richieste di chiarezza, di delucidazioni su provvedimenti, la possibilità (per esempio) di poter scaricare le auto certificazioni per uscire da casa (ricordate?), sui vaccini anti Covid, dove, come, quando farli e tanto altro.

Poi i singoli argomenti.

Storia di Sicilia e Storia, leggende, turismo ed enogastronomia (in ordine di successo tra i lettori), sono elementi che mi procurano spesso dai mille ai 1.500 lettori in un paio d’ore o in mezza giornata. Non ho mai tenuto un blog, sono ancora un novizio e tutto questo rappresenta per me una situazione elettrizzante. Su questi argomenti c’è molta voglia di leggere, di informarsi, di provare suggestioni.

Da siciliano comprendo bene che conterranei o amanti della Sicilia desiderino sapere sempre di più sull’Isola. Stessa cosa sui gusti, sui sapori, sui luoghi e sulla magia di antiche leggende, soprattutto nel loro allacciamento con la storia comprovata, sul loro modo di plasmare mentalità, reazioni popolari, linguaggi, antichi detti popolari, l’esistenza di quartieri e città.

Su tutto questo potrei descrivere ancora a lungo.

Poi desidero porre un accento sulla Cultura e sulla Musica in particolare. Un esempio: scrivendo dell’Associazione Musicale e Culturale “Trapani Classica“, ho conquistato alcuni tra i miei maggiori successi. E chi legge non fa distinzione dettata dalla presenza a un concerto di un grande artista don esperienza di decenni o di un giovanissimo concertista appena diciottenne che sta già calcando i palchi di sale e teatri italiani, europei, mondiali.

Anche in questo caso è stato piacevolissimo sorprendermi con improvvise fiammate di lettori, un migliaio o due dopo un paio di ore o dopo mezza giornata. È il segno che si ha voglia di ascoltare le storie di questi artisti, sentirli parlare ed essere vivi grazie alle interviste. Si ha desiderio del bello e di un contatto di anime attraverso le suggestioni musicali.

Si ha voglia di veder crescere giovanissimi avviati a conquistare il mondo con il genio della loro arte.

È voglia manifesta di speranza, esprime un senso di ammirazione ed è un esempio colto proprio da molti giovani lettori. Spero che leggendo i miei articoli ed andando ad ascoltare i loro coetanei, in tanti si sentano spinti a mettersi alla prova, a tentare la realizzazione di un loro desiderio. Chissà quanti potrebbero dirigersi verso il successo.

Così, oltre ad aver festeggiato il mio compleanno (22 marzo), mi sento in dovere di celebrare anche il mio blog, ma non devo continuare a lodarmi anche perché, come un detto recita, “Chi si loda, si sbroda“.

Ho già scritto abbastanza. Invito tutti alla lettura, spero divertente e stimolante qui sul Grifone.

In più, visto il periodo in cui ho pubblicato il cinquecentesimo articolo (stamattina alle 7,08), auguro a tutti un’ottima primavera e una felice prosecuzione dell’anno.

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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. The Butcher ha detto:

    Sono davvero dei bei traguardi. Complimenti!

    Piace a 1 persona

    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Grazie! Soprattutto per me che sono un novizio. Prima non ho mai avuto un blog

      "Mi piace"

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