Sarà come andare alla scoperta dei più grandi tesori del vino, una caccia di gusto cui nessuno può immaginare di sottrarsi. Vinitaly-Salone Internazionale dei vini e distillati, 54a edizione (link al sito web), è a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 nello spazio di Veronafiere (link): in programma 30 conferenze e 76 grandi degustazioni studiate per la manifestazione che torna a celebrare il nettare di Bacco. Già questo stuzzica decisamente ogni immaginazione e desiderio.

Il calendario eventi apre con “Donne iconiche nel vino italiano“, la degustazione guidata da una coppia di giornalisti e critici stampa internazionali senza precedenti: Monica Larner e Alison Napjus, rispettivamente di Wine Advocate e Wine Spectator, che narreranno – per la prima volta insieme – le storie di sei vini italiani da cantine gestite da donne, oltre al giro di assaggi tra i vini Tre Bicchieri 2022 del Gambero Rosso.
L’evento veronese torna con l’apertura in presenza dopo lo stop biennale per l’emergenza Covid. Presenti 4.400 aziende da 19 nazioni. A fine marzo i top buyer già accreditati a Vinitaly, in arrivo da 50 Paesi, sfioravano già quota 700: tra questi primeggiavano per numero quelli in arrivo dal Nord America.
“Dopo due anni di assenza, Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre-pandemia – sottolinea Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – Un risultato non scontato che, nel confermare la centralità della manifestazione, premia il piano di sviluppo di Vinitaly iniziato già nel 2018 e perfezionato proprio in questi ultimi due anni. Potenziamento del business in fiera, selezione degli operatori e incremento della quota estera sono le direttrici di lavoro che impegneranno ulteriormente la fiera di Verona anche nel medio termine, ovviamente al netto di contesti emergenziali”.


Per la grande manifestazione del vino (link al sito web) sono state identificate queste aree tematiche:
- Vinitaly Bio, il pianeta del vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero, al Padiglione F;
- International Wines, spazio dedicato alla produzione internazionale, al Padiglione D;
- Vinitaly Tasting, The DoctorWine Selection evento-degustazione nel Padiglione 10;
- Vinitaly Design, Accessori e complementi per ristorazione e sommellerie. Centro servizi “Castelvecchio”;
- Micro Mega Wines, Micro Size, Mega Quality, la nuova iniziativa di Vinitaly 2022 al Padiglione F;
- Mixology, con produttori specializzati in prodotti del mondo cocktail e uno spazio dedicato alle masterclass, al Padiglione I;
- Enolitech, Salone Internazionale dedicato a tutta la filiera tecnologica applicata alla vitivinicoltura, all’olivicoltura e al beverage-Padiglione F.


Come sottolineato dagli organizzatori, tra le start-up novità nei 17 padiglioni, fissi e temporanei, specificamente dedicati alla 54ª edizione di Vinitaly, oltre all’area del “quarto colore del vino” sugli Orange wine, quelle di “MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality”, la nuova sezione riservata alle produzioni di nicchia a tiratura limitata e di altissima qualità, di Organic Hall che implementa l’offerta di Vinitaly Bio e della Mixology che, dopo il numero zero di ottobre 2021, debutta ufficialmente con un proprio format.
“In questi due anni, con le aziende abbiamo definito l’outlook del Vinitaly del futuro. Un progetto strategico che ha avuto il suo banco di prova nell’edizione speciale dell’ottobre scorso e che funge da discriminante rispetto al passato – rimarca Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – In particolare, registriamo un’alleanza ancora più stringente con le aziende di Vinitaly, che già da quest’anno hanno aderito all’iniziativa di incoming di buyer tailor made, ossia selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera. Uno sforzo, anche in termini economici, che ci consente di centrare l’obiettivo e di ampliare ancora di più la platea professionale internazionale, che rappresenta uno dei punti di forza della manifestazione”.
Non solo internazionalità e mercato per il brand fieristico a livello globale. Le tendenze di consumo entrano a pieno titolo nell’agenda di Vinitaly. “In questo senso – ha concluso Mantovani –, a Verona sigleremo una partnership pluriennale con gli organizzatori dell’Orange Wine Festival di Izola, in Slovenia”.

Una sbirciatina al Vinitaly 2022: curiosità e alcuni punti cardine della manifestazione
“Rossi autoctoni italiani, la forza della leggerezza. Un’opportunità contemporanea per un rinnovato successo sui mercati internazionali” è il titolo-tema del primo Master of Wine italiano quando Gabriele Gorelli (11 aprile) condurrà il tutto in tandem con la spagnola Almudena Alberca, la prima donna iberica a conquistare il titolo di Master of Wine.
Il ricambio generazionale è al centro di altri due appuntamenti: “Di padre in figlio: il futuro del vino italiano”, la degustazione guidata da Riccardo Cotarella e Luciano Ferraro, quando nei calici sarà versata la storia di alcune tra le aziende più rappresentative del Belpaese in cui è in corso il passaggio del testimone; “Young to Young”, le tre sessioni di degustazione organizzate da Paolo Massobrio e Marco Gatti.
Un giro del mondo nei calici con Tasting Ex… Press, appuntamenti con la stampa estera in collaborazione con Vinitaly. Tra questi la degustazione delle varietà di Champagne a cura della rivista francese Gilbert&Gaillaird mentre le grandi annate delle bollicine d’oltralpe sono interpretate da Sarah Heller, la più giovane Master of Wine asiatica, nel tasting di International Wine & Spirits Competition.
Al padiglione per l’International Wine Hall, lo spazio è riservato alle produzioni internazionali. Presenti quest’anno Francia, Brasile, Slovenia, Argentina, Spagna, Serbia, Macedonia, Libano e Sud Africa.
A queste si aggiungono le degustazioni nei 4.400 stand delle imprese che, ad oggi, hanno iscritto complessivamente oltre 17.000 etichette su VinitalyPlus (link), la piattaforma business di Veronafiere aperta tutto l’anno.
A tutto questo si aggiunge il fuorisalone Vinitaly and the city, in programma dall’8 all’11 aprile con un palinsesto di eventi e di degustazioni lungo le vie del centro e nei set più esclusivi di Verona.
Infine, è stata rinnovata l’alleanza tra La Collina dei Ciliegi (link) e la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano (link) proprio in occasione del Vinitaly. Dopo il primo contingente di bottiglie personalizzate (oltre 18.000 bottiglie) vendute in meno di 3 mesi dal Natale 2021, iniziativa che ha consegnato al progetto quasi 95.000 euro, l’alleanza ripropone altre 18.000 bottiglie per l’iniziativa “Vino del Duomo” a sostegno dei restauri della Cattedrale meneghina.


“Abbiamo voluto riscoprire l’antica tradizione medievale di utilizzare il vino come fonte di finanziamento – ha detto Massimo Gianolli, presidente de La Collina dei Ciliegi – per contribuire ai restauri del monumento simbolo della città della Madonnina. Per farlo, ci siamo spogliati del nostro marchio e il risultato è stato così importante che abbiamo deciso di rieditare l’iniziativa solidale. È la dimostrazione che il vino può essere espressione di un moderno mecenatismo volto a valorizzare l’arte e la cultura”.
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