Gli archeologi dovranno esaminarlo per riuscire a datarlo, a individuarne il momento d’origine quando un remoto artista lo modellò. I fondali marini siciliani continuano a restituire reperti dal passato più lontano. In Sicilia, nelle acque di San Vito Lo Capo è stato ritrovato un antico bacile d’epoca greco-romana.

Tutto è avvenuto nelle acque della Tonnara del Secco.
È un grande bacile di ceramica che dovrebbe risalire a un’epoca tra quella greca e la romana.
Ritrovato quasi intatto e recuperato sotto la direzione della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana dopo segnalazione dell’avvistamento.
Era stato localizzato dall’istruttore subacqueo Marcello Basile che ne aveva dato notizia a Pietro Selvaggio, funzionario della Soprintendenza del Mare.
E così il 5 giugno, dopo aver avvisato i Carabinieri e la Polizia Municipale di San Vito lo Capo, i sub Marcello Basile e Andrea Mineo, con la presenza in immersione di Ferdinando Maurici, Soprintendente del Mare, hanno proceduto al recupero, assistiti in barca di Carla Rigoli.

“Il nostro mare – sottolinea Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – continua a restituire interessanti reperti archeologici che testimoniano la ricchezza storico culturale della Sicilia. Un patrimonio immenso che vede la Soprintendenza del Mare costantemente impegnata con azioni di individuazione, interventi di recupero e una capillare, incessante attività di valorizzazione”.
Molto interessante!
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È stato un anno e mezzo particolarmente ricco di conferme si siti sottomarini già noti e nuovi ritrovamenti
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Grazie per queste ulteriori informazioni 🙏🙏🙏
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