Volevo segnalare questo volumetto denso di informazioni e di storia scritto principalmente dal dottor Domenico De Gennaro, medico e storico, da Giuseppe Varia e con il mio contributo. Oltre ad aver curato diversi particolari, ho scritto la mia prefazione dal titolo Il passato, il presente e il futuro. Si tratta del libro “Lucia Migliaccio – Nacque Duchessa, visse Principessa, morì Regina”. In quel momento ebbi la necessità di ribadire il mio pensiero sull’importanza di valorizzare e approfondire il passato culturale e storico, averne coscienza per lavorare al meglio nella costruzione del nostro presente e del futuro.


Il volume fu presentato il 10 giugno 2016 a Castello Grifeo (Comune di Partanna – provincia di Trapani) per l’inaugurazione della mostra su Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, principessa di Partanna e moglie morganatica di Re Ferdinando IV di Borbone. Alla mostra fu esposto l’abito da sposa della Principessa, due dipinti a olio su tela di cui una rappresenta la stessa nobildonna, oltre alle dalmatiche ricavate da un vestito che Lucia regalò nell’Ottocento alla Chiesa Madre della cittadina di Floridia (Siracusa). Alla mostra era presente anche un dipinto che raffigurava Benvenuto I Grifeo vissuto nel XIV secolo.
Il tutto fu seguito dal periodico evento di gala a Castello che ha visto riuniti invitati siciliani, dall’Italia e dall’estero per la raccolta fondi utili al restauro di antiche opere d’arte del patrimonio pubblico. Serata che, come di consueto, fu articolata in un concerto, il report sulle opere restaurate con le donazioni dell’evento precedente e una cena placée.
Il passato, il presente e il futuro


Ripercorrere i propri passi, quelli di coloro che ci hanno preceduto, la loro storia, tutto questo rappresenta il presupposto ideale per guardare con nuovi e più acuti occhi al presente e al futuro.
La vita della Duchessa e Principessa Lucia Migliaccio Grifeo è uno dei perni attorno ai quali ha ruotato la storia della Famiglia Grifeo e di Partanna.
L’esistenza della nobildonna si è svolta fra il 1700 e gli inizi del 1800, in uno dei momenti cruciali della cronaca europea. Il riassetto del Regno di Spagna, di Napoli e di quello di Sicilia sotto il dominio Borbone, la Rivoluzione francese, lo sconvolgimento dell’epoca Napoleonica. Poi la Restaurazione e la rinascita sotto una sola Corona dei domini meridionali come Regno delle Due Sicilie determinando il nome della stessa Dinastia Regnante in ‘Borbone Due Sicilie”, rimarcando la separazione dai Borbone spagnoli già stabilita da Re Carlo III come Sovrano di Spagna dal 1759 lasciando il Meridione d’Italia al figlio Ferdinando.
In tutto questo, ecco che si inserì la storia Grifeo-Migliaccio, l’unione di due antiche Casate. Il fato vide poi Donna Lucia e Re Ferdinando conoscersi in Sicilia nel periodo in cui i francesi invasero il continente con il conseguente rifugio del Sovrano nell’Isola costituendo un polo di resistenza.
L’amore ebbe modo di trionfare ancora, lei vedova di Benedetto III Grifeo, Principe di Partanna, il Re vedovo per la morte della Regina Maria Carolina d’Austria.
Il matrimonio morganatico fra Lucia e Ferdinando, il sentimento del Sovrano che si estrinsecò anche nel creare una sorta di Reggia secondaria, ritornato a Napoli, più un nido d’amore per loro due, in Villa Floridiana, dominante il Vomero, residenza che è stata appena riportala agli antichi splendori dopo un ampio lavoro di restauro: il grande parco e la terrazza Belvedere, il Piano Nobile, la “Gran Galleria”, la sala d’ingresso, ripresentano i loro originari decori che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, erano stati ricoperti da malta bianca. Pessima sorte che, stranamente, era toccata anche agli antichi affreschi nella Sala delle Feste di Castello Grifeo, questi ultimi, però, furono prima orribilmente scalpellati per far aderire al meglio la passata di bianco: sono stati riscoperti durante il restauro del maniero partannese che lo hanno reso Museo.
Il passato ritorna, più bello che mai, si racconta e ci incanta, ci narra storie, le nostre storie, le storie di tutti, quelle che non si devono dimenticare per arricchire il nostro futuro rendendolo consapevole e sostenibile.
Giuseppe Grifeo di Partanna


Molto interessante
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Grazie!
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