Raccontare in video incuriosendo (parte 2), raccolta di miei servizi-approfondimenti trasmessi in diretta o montati e messi online: Sicilia e Italia

Come ho messo in evidenza nella prima puntata di queste raccolte di miei video, la cosa essenziale per me è raccontare, che sia con la con la parola scritta o con video. Ho iniziato tre decenni fa da giornalista radiofonico e lì dominava in esclusiva il suono delle parole.

E qui ricordo di nuovo l’incontro con l’amico e fotoreporter Angelo Campus che mi spronò e mi diede la possibilità di essere presente in video: senza questo punto, i video probabilmente non ci sarebbero stati e, comunque, non questi.

In questa seconda parte, seguendo lo schema dell’altra volta, alla fine di questo testo ho incorporato due video-racconti dal mio canale YouTube. Sono tutti lavori fatti senza un copione memorizzato, preparandomi prima su elementi aggiuntivi, quelli che eventualmente non conoscevo, creando la narrazione all’istante, al momento delle riprese.

Spero di incuriosirvi ancora, di farvi scoprire fatti, storie, particolari nuovi e, soprattutto, di farvi divertire portandovi per mano in mondi che fanno parte dei nostri territori. Un chiaro invito alla visita e all’esplorazione

P.s.: il secondo video mi riguarda molto da vicino per questioni familiari. A questa seconda rassegna video ne seguirà una terza che precederà una breve pausa nelle pubblicazioni su questo mio post, visto che mi godrò una decina di giorni vacanzieri quasi completamente privi di connessioni social e web (per scelta).

Adrano, polo storico nel Catanese. Coprotagonista il grande Marcello Cantone
Partanna, provincia di Trapani, nella Valle del Belìce, a breve distanza da Castelvetrano, Mazara del Vallo (con altre rilevanti tracce architettoniche riguardanti la mia famiglia) e a pochissimi chilometri da Selinunte, la più vasta area archeologica della Magna Grecia esistente al mondo
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12 commenti Aggiungi il tuo

  1. Alessandro Gianesini ha detto:

    Grazie per l’invito a casa tua! 🙂

    PS: ero sempre stato convinto che fosse Bèlice, non Belìce.

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    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Passa in Sicilia e a Partanna. Ti piacerà molto. Nel caso un giorno programmassi il viaggio, avvisami prima del tuo passaggio a Partanna. Su Belìce, molti anni fa era anche un mio errore: la dizione si rifà al modello greco

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      1. Alessandro Gianesini ha detto:

        Non sarà imminente, perciò prenditi pure degli impegni, ma prima o poi, chissà… 🙂

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        1. Giuseppe Grifeo ha detto:

          Quando sarà mi dirai, così farei preparare per una visita nei particolari

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          1. Alessandro Gianesini ha detto:

            👍🙏

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      2. Antonio Gaggera ha detto:

        Posso testimoniare che mio nonno, che aveva del terreno nella parte castelvetranese della valle, diceva Belìce, anzi Bilìci.

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        1. Giuseppe Grifeo ha detto:

          Vero, vero, anche Bilìci! 😁

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  2. Antonio Gaggera ha detto:

    Bellissimo il video su Partanna e il Castello Grifeo. Sono stato diverse volte ad una manciata di chilometri da lì (andavo in vacanza a Marinella di Selinunte) e non lo conoscevo. L’anno prossimo, dato che ho programmato di tornarci, non mancherò di colmare l’imperdonabile lacuna.
    Ancora complimenti.

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    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Ecco, passa a Partanna l’anno prossimo. E qualche giorno prima avvisami.
      Ti piacerà molto anche per la bellissima Chiesa Madre che è uno dei gioielli del Barocco trapanese (un giorno ci scriverò un pezzo)

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      1. Antonio Gaggera ha detto:

        Grazie, sarà un grande piacere. Non vedo l’ora.
        A proposito di barocco, qualche anno fa visitai la chiesa di San Francesco a Mazara. Sei mai andato?

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        1. Giuseppe Grifeo ha detto:

          Si, vista più volte, chiesa fatta rimodellare nel 1600 da un avo, vescovo di Mazara, lo stesso il cui ritratto e alcuni suoi paramenti sono al Museo della Diocesi, lo stesso che fece rifare come la vedi oggi, la cattedrale di Mazara. In queste due chiese e in una terza trovi infatti ripetuto lo stemma di famiglia. Sul frontale della cattedrale, il gruppo scultoreo riproduce la scena rappresentata dall’affresco nel salone principale di Castello Grifeo

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