Non solo storia di Famiglia: grifeo.it racconta la Sicilia, le sue ricchezze, le sue storie e leggende, la sua ricca e multisfaccettata Cultura

Non solo storia di Famiglia, ma www.grifeo.it (link) narra di una terra unica incastonata nel Mediterraneo, la Sicilia, includendone alcuni dei suoi aspetti che ne hanno plasmato l’essenza e la bellezza.

Qui, su questo mio blog, mi lascio andare a quest’altro breve momento del tutto personale raccontando la mia Isola attraverso lo spazio web che creai poco dopo l’anno 2000. Testimone di quella realizzazione ne è la tecnologia di impaginazione web che adesso andrà rivista per renderla più attuale e dinamica, ma senza snaturarne gli elementi base… né il senso di passato o di scrigno storico.

La Sicilia è mescolanza di culture, quelle che alcuni, per distorsioni ideologico-politiche e per strani moti di pensiero, vorrebbero negare nel nome di un’originalità che non conoscono: negano il matrimonio con le culture transitate nell’isola, quelle che hanno lasciato il segno nei costumi, nell’enogastronomia, nell’architettura e in molto altro… solo perché esterne. Negano, per esempio, le origini-ispirazioni del sicilianissimo Cannolo, della Cassata, degli agrumi, dello zucchero, di molte spezie, del tanto utilizzato agrodolce, di molti nomi (link alla seconda pagina di Grifeo.it sulla Lingua Siciliana) e di tantissime opere.

Soffermandomi alla sola cucina siciliana, questa rappresenta un viaggio nella storia, sia di Trinacria che del mondo, in una fusione e reinterpretazione di tanti elementi, materie prime e abbinamenti locali e di provenienza extra isolana.

Noi siciliani non siamo sudditi di elementi esterni. La presunta sudditanza in nome di una deprecabile (e inesistente) autarchia culturale è frutto di una conclusione che deriva da superficialità mentale e mala ideologia.

Al suo opposto si trova la conoscenza che è studio, ricerca, confronto, vita vissuta, punti che portano a una sola conclusione: i tesori e l’apporto di tante genti nei secoli hanno decretato l’ulteriore ricchezza dell’Isola.

Il passato siculo, sicano, elimico, greco, punico, romano, bizantino, arabo, normanno, svevo, catalano-aragonese, spagnolo, tutto è finito in una sola fucina che ha rimodellato questi numerosi retaggi per dare forma a qualcosa di unico.

La Sicilia è solo e originalmente Sicilia, non lo nego (sarei un folle se lo facessi). E nessun’altro sano di mente lo nega. Ma la nostra terra deve molto del suo essere e del suo esistere anche a questa mescolanza. Fortuna ha voluto che l’Isola fosse nel Mare Mediterraneo e che qui si incontrassero realtà culturali differenti, che si susseguissero momenti storici infiniti.

I siciliani nei millenni hanno saputo assorbire, mettere tutto insieme accorpandolo al lascito tradizionale e culturale locale. In questo modo hanno forgiato una “creatura” e uno stile di vita del tutto originali.

Non ci sarebbe stata Sicilia senza il Mediterraneo e senza le popolazioni che hanno attraversato queste acque e che si sono trovate all’ombra dell’Etna e che hanno vissuto dei nostri giardini valorizzandoli.

Per raccontare il sito web grifeo. it scrissi questo testo riferendomi sia alla mia famiglia che alla Sicilia: […] Serviva quindi uno spazio che rappresentasse un forte tributo a tanto attaccamento alla vita e a tali grandi capacità di sopravvivenza secolare. Uno spazio che fungesse anche da archivio, pur se virtuale, ma disponibile in Rete, visitabile da chiunque in Italia e nel mondo. Un pezzo di storia da visitare, analizzare, rivivere. Una sorta di raccolta-racconto che fosse gustoso, destasse curiosità, ma che non riguardasse solo la Famiglia: volevo fosse anche un inno alla sicilianità fissandone molti aspetti. Da qui la prima idea, complessa ma divertente, che ha portato alla preparazione di questo sito web.

La Sicilia è teatro di tantissime leggende, miti e storie che ne vorrebbero spiegare la natura, il carattere degli abitanti, i trascorsi epocali. I racconti più antichi e conosciuti si rifanno alla mitologia greca popolata di dei, animali fantastici, mostri, ninfe, giganti e titani, tutti presi nel vortice di gelosie, vendette, vincoli mortali dettati da triangoli amorosi, giochi di sangue che portano inevitabilmente a punizioni eterne.

“Fin dai tempi della Magna Grecia viene fuori quindi il ritratto di una terra fatta di passioni, anche violente, dalle tinte forti, vivaci, in cui il sangue è ancora più rosso, caldo, in cui il fuoco brucia, sul serio, l’acqua è fresca, quasi gelida, il sole splende, acceca. La Sicilia ha sete, la Sicilia ama, la Sicilia è vorace, la Sicilia è arte, la Sicilia vive con ardore e sogna dolcemente, sempre”.

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7 commenti Aggiungi il tuo

  1. orededrum ha detto:

    Una testimonianza splendida della grande ricchezza spirituale siciliana !

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    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Grazie! Diciamo che nei secoli i siciliani si sono dati da fare nel mettere insieme popoli e costumi 😉

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  2. Antonio Gaggera ha detto:

    Bellissimo post, che, giustamente, mette in risalto il positivo crogiolo di culture che ha permeato la nostra Sicilia. E ciò senza sconfinare nella cieca apologia, spesso rilevabile in chi scrive sull’argomento, perché qualche (eufemismo) aspetto negativo lo sviluppo socioculturale dell’isola lo ha mostrato.
    Affascinante anche il link linguistico. Credo che una lingua siciliana non esista più (in paesi distanti poco più di 10 km si parla con cadenze e lessico differenti), ma le matrici comuni ci sono ed è intetessante conoscere la provenienza delle parole.

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    1. Giuseppe Grifeo ha detto:

      Grazie e ancora grazie. Sulla Lingua siciliana e le differenze tra località siamo anche qui a radici storiche. La regione è molto grande, le suddivisioni tra vallate e catene montuose hanno sempre reso più facile la comunicazione via mare (grazie al fatto di essere isola) al posto di quella interna. Da qui una sorta di attenuato isolamento che ha favorito varianti locali della lingua partendo da una matrice comune. Con naturali “egemonie” linguistiche delle grandi città, Catania, Messina e Siracusa nel settore orientale, Agrigento in quello Sud, Palermo, Trapani e Mazara in quello occidentale. Variazioni favorite anche da storie millenarie diverse nelle tre macro aree e in quelle più piccole. Lingua che nelle sue ulteriori varianti consolidate nei secoli ha caratterizzato la Calabria del Sud e la parte più meridionale della Puglia. È materia molto affascinante

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      1. Antonio Gaggera ha detto:

        Molto affascinante.
        Esiste una sorta di Accademia della Crusca siciliana?

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        1. Giuseppe Grifeo ha detto:

          Ci sono diverse iniziative, ma non ho mai trovato il confronto con una realtà ufficiale.
          C’è il Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani (attivo dagli anni 50): https://www.csfls.it/res/
          Questa è un’altra iniziativa: https://cademiasiciliana.org/chi-siamo/
          Poi un articolo descrittivo sulla “Cademia” (ma ce ne sono altri): https://www.inuovivespri.it/2017/02/21/nasce-laccademia-della-lingua-siciliana-un-patrimonio-da-scoprire-e-preservare/
          Mi divertono Wikipedia in Siciliano e il vocabolario Wikizziunariu:
          https://scn.m.wikipedia.org/wiki/P%C3%A0ggina_principali
          https://scn.m.wiktionary.org/wiki/P%C3%A0ggina_principali

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